Parola a Luigi Sepe. Il portiere, di proprietà del Napoli autore di un'ottima stagione ad Empoli, si racconta ai microfoni di Tuttosport parlando di futuro e speranze.
Rinnovo fresco fino al 2019: il Napoli punterà su Luigi Sepe la prossima stagione?
"Non lo so, certo è stato un segnale, altrimenti mi avrebbero lasciato a mollo per un anno e poi vedevano. Penso che abbiano fiducia in me. Comunque è presto per parlarne. Devi capire chi sarà l'allenatore, se la squadra andrà o non andrà in Champions League, non lo sanno neanche loro. Può capitare tutto".
Cosa è per lei il Napoli?
"Il massimo. Sono di Torre Del Greco, se uno nasce da quelle parti cresce per indossare quella maglia. Ho fatto la trafila dai pulcini alla Primavera. Ne ho viste di tutti i colori, sono passato anche in mezzo ad un fallimento, in un periodo in cui non avevano i campi dove giocare e dovevamo comprarci anche i palloni.
Fa parte dei portiere su cui puntare: tra Napoli e Nazionale cosa sogna?
"La Premier League... Evito le preferenze in Italia, guardo all'esterno. Amo tantissimo l'Inghilterra, Manchester United oppure Newcastle. Colpa di un film, raccontava la storia di un messicano che andava a giocare al Newcastle".
Con il Napoli ha giocato il 28 gennaio 2009 non andò benissimo a Firenze.
"Una giornata splendida, a parte il gol di Montolivo: un errore capita a tutti. E' stato il coronamento di un sogno, non lo dimenticherò mai. Quando sono tornato a casa, erano tantissimi ad aspettarmi. Ero quasi imbarazzato, sono un timido. mi hanno pure dedicato un murales nel mio rione, sotto la ripa. C'è ancora".
Ma si può giocare ed essere tifosi? Viviano era cresciuto nella curva viola, quando andò a Firenze fu un flop...
"Il tifo non mi tocca, resta fuori dal campo. Contro il Napoli mi sono emozionato il primo minuto, poi tutto è passato. Viviano ha avuto un'annata storta e basta, come Marchetti. Sono forti di testa, ne sono venuti fuori alla grande".
Il Napoli era atteso come alternativa alla Juventus.
"Ora deve lavorare sulla gara con la Roma, non perdere per resatre nel gruppo Champions. Lazio e Samp corrono".
Parola a Luigi Sepe. Il portiere, di proprietà del Napoli autore di un'ottima stagione ad Empoli, si racconta ai microfoni di Tuttosport parlando di futuro e speranze.
Rinnovo fresco fino al 2019: il Napoli punterà su Luigi Sepe la prossima stagione?
"Non lo so, certo è stato un segnale, altrimenti mi avrebbero lasciato a mollo per un anno e poi vedevano. Penso che abbiano fiducia in me. Comunque è presto per parlarne. Devi capire chi sarà l'allenatore, se la squadra andrà o non andrà in Champions League, non lo sanno neanche loro. Può capitare tutto".
Cosa è per lei il Napoli?
"Il massimo. Sono di Torre Del Greco, se uno nasce da quelle parti cresce per indossare quella maglia. Ho fatto la trafila dai pulcini alla Primavera. Ne ho viste di tutti i colori, sono passato anche in mezzo ad un fallimento, in un periodo in cui non avevano i campi dove giocare e dovevamo comprarci anche i palloni.
Fa parte dei portiere su cui puntare: tra Napoli e Nazionale cosa sogna?
"La Premier League... Evito le preferenze in Italia, guardo all'esterno. Amo tantissimo l'Inghilterra, Manchester United oppure Newcastle. Colpa di un film, raccontava la storia di un messicano che andava a giocare al Newcastle".
Con il Napoli ha giocato il 28 gennaio 2009 non andò benissimo a Firenze.
"Una giornata splendida, a parte il gol di Montolivo: un errore capita a tutti. E' stato il coronamento di un sogno, non lo dimenticherò mai. Quando sono tornato a casa, erano tantissimi ad aspettarmi. Ero quasi imbarazzato, sono un timido. mi hanno pure dedicato un murales nel mio rione, sotto la ripa. C'è ancora".
Ma si può giocare ed essere tifosi? Viviano era cresciuto nella curva viola, quando andò a Firenze fu un flop...
"Il tifo non mi tocca, resta fuori dal campo. Contro il Napoli mi sono emozionato il primo minuto, poi tutto è passato. Viviano ha avuto un'annata storta e basta, come Marchetti. Sono forti di testa, ne sono venuti fuori alla grande".
Il Napoli era atteso come alternativa alla Juventus.
"Ora deve lavorare sulla gara con la Roma, non perdere per resatre nel gruppo Champions. Lazio e Samp corrono".
14 apr 2015
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