NAPOLI - «Il rinnovo del contratto di Insigne? Al momento l’argomento non sarà trattato, ne riparleremo dopo il 15 maggio, quindi alla fine del campionato, incontreremo il Napoli per capire se l’esperienza di Insigne continuerà in azzurro o altrove. La volontà del club e quello del calciatore è quello di trovare un accordo e continuare insieme, ma nel calcio, termini assoluti non esistono. Ognii procuratore è tenuto a guardare alla finestra, per cui sentiamo tutti anche per una questione di rispetto, ma vorremmo che il Napoli mettesse in piedi un progetto importante affinché Insigne diventi il Totti di Napoli. Ci sono tre club tra le 10 società più importanti d’Europa su Insigne, li abbiamo incontrati e alcuni vogliono altri incontri, ma Insigne non vuole nemmeno sapere i nomi di questi club tanto quanto è concentrato sul Napoli. Si tratta solo di sondaggi, anche perché credo che Insigne continui col Napoli a giugno». Parola di Fabio Andreotti, procuratore di Lorenzo Insigne, 24 anni, sotto contratto con il Napoli sino al 30 giugno 2019, ma uno dei pezzi da novanta del club di Aurelio DeLaurentiis. Andreotti è stato intervistato stamane da Radio Crc Napoli. «Sarri ha trovato l’identità calcistica adeguata ad Insigne e ne ha esaltato le attitudini e se quest’anno ha segnato di più, è merito del tecnico. Adesso Insigne gioca nel ruolo che più gli si addice ed esprime le sue qualità nel miglior modo possibile. L’episodio della rapina ad Insigne rientra nelle criminalità comune, c’è però la volontà di catturare il giovanotto che ha compiuto il gesto ed ha fatto piazzare il nome di Napoli sui giornali di tutto il mondo».
Sulla Nazionale: «Conte? Non c’è stato nessun contatto, Lorenzo è sereno e sono convinto lo sia anche Conte. C’è stato solo un malinteso, tutto si risolverà con un banale chiarimento. Da parte di Insigne c’è stata una chiarezza unica. Si è allenato con la Nazionale poi il problema al ginocchio è stato evidente e in maniera serena hanno scelto di far tornare il calciatore a casa e col Napoli fece un solo allenamento prima della partita con la Fiorentina in cui ha giocato solo 58 minuti, mai ha giocato così poco in una partita».
NAPOLI - «Il rinnovo del contratto di Insigne? Al momento l’argomento non sarà trattato, ne riparleremo dopo il 15 maggio, quindi alla fine del campionato, incontreremo il Napoli per capire se l’esperienza di Insigne continuerà in azzurro o altrove. La volontà del club e quello del calciatore è quello di trovare un accordo e continuare insieme, ma nel calcio, termini assoluti non esistono. Ognii procuratore è tenuto a guardare alla finestra, per cui sentiamo tutti anche per una questione di rispetto, ma vorremmo che il Napoli mettesse in piedi un progetto importante affinché Insigne diventi il Totti di Napoli. Ci sono tre club tra le 10 società più importanti d’Europa su Insigne, li abbiamo incontrati e alcuni vogliono altri incontri, ma Insigne non vuole nemmeno sapere i nomi di questi club tanto quanto è concentrato sul Napoli. Si tratta solo di sondaggi, anche perché credo che Insigne continui col Napoli a giugno». Parola di Fabio Andreotti, procuratore di Lorenzo Insigne, 24 anni, sotto contratto con il Napoli sino al 30 giugno 2019, ma uno dei pezzi da novanta del club di Aurelio DeLaurentiis. Andreotti è stato intervistato stamane da Radio Crc Napoli. «Sarri ha trovato l’identità calcistica adeguata ad Insigne e ne ha esaltato le attitudini e se quest’anno ha segnato di più, è merito del tecnico. Adesso Insigne gioca nel ruolo che più gli si addice ed esprime le sue qualità nel miglior modo possibile. L’episodio della rapina ad Insigne rientra nelle criminalità comune, c’è però la volontà di catturare il giovanotto che ha compiuto il gesto ed ha fatto piazzare il nome di Napoli sui giornali di tutto il mondo».
Sulla Nazionale: «Conte? Non c’è stato nessun contatto, Lorenzo è sereno e sono convinto lo sia anche Conte. C’è stato solo un malinteso, tutto si risolverà con un banale chiarimento. Da parte di Insigne c’è stata una chiarezza unica. Si è allenato con la Nazionale poi il problema al ginocchio è stato evidente e in maniera serena hanno scelto di far tornare il calciatore a casa e col Napoli fece un solo allenamento prima della partita con la Fiorentina in cui ha giocato solo 58 minuti, mai ha giocato così poco in una partita».
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