NAPOLI - Il primo moldavo del nostro campionato ha decisamente un suo perché. Agli occhi di Del Neri, adesso, ma anche di Mandorlini che non poteva fare a meno di lui. Ad Artur Ionita, questi due anni hanno dato e tolto. Qualità buone a renderlo uomo mercato fin da subito, ma anche infortuni a ritmo cadenzato che penalizzavano il Verona.
BIGLIETTO DA VISITA - E' facile, per Ionita, far innamorare gli allenatori. Il moldavo gioca in tutti i ruoli del centrocampo e ha saggiato la propria dimestichezza anche nel tridente. Da esterno, ma non solo. Visto che, in stato di emergenza, durante qualche allenamento è stato messo anche punta. Mandorlini - che all'occorrenza ne ha testato le doti offensive - sospira quando pensa a Ionita: non averlo avuto con continuità fa parte della centrifuga di rimpianti gialloblù che si porta dietro questo campionato.
«COME PERROTTA» - Mica male per un parametro zero. Per di più, preso dalla serie B svizzera: cinque anni nell'Aarau in cui è spesso arrivava alla soglia delle 40 partite stagionali. Niente a che vedere con le seccature degli ultimi infortuni. Ma adesso i guai sono alle spalle, definitivamente. Del Neri lo ha messo al centro del progetto Verona, con un'investitura non banale: «Ionita, per caratteristiche assomiglia a Perrotta». Piedi buoni e fatica, come un campione del mondo. Scusate se è poco.
NAPOLI - Il primo moldavo del nostro campionato ha decisamente un suo perché. Agli occhi di Del Neri, adesso, ma anche di Mandorlini che non poteva fare a meno di lui. Ad Artur Ionita, questi due anni hanno dato e tolto. Qualità buone a renderlo uomo mercato fin da subito, ma anche infortuni a ritmo cadenzato che penalizzavano il Verona.
BIGLIETTO DA VISITA - E' facile, per Ionita, far innamorare gli allenatori. Il moldavo gioca in tutti i ruoli del centrocampo e ha saggiato la propria dimestichezza anche nel tridente. Da esterno, ma non solo. Visto che, in stato di emergenza, durante qualche allenamento è stato messo anche punta. Mandorlini - che all'occorrenza ne ha testato le doti offensive - sospira quando pensa a Ionita: non averlo avuto con continuità fa parte della centrifuga di rimpianti gialloblù che si porta dietro questo campionato.
«COME PERROTTA» - Mica male per un parametro zero. Per di più, preso dalla serie B svizzera: cinque anni nell'Aarau in cui è spesso arrivava alla soglia delle 40 partite stagionali. Niente a che vedere con le seccature degli ultimi infortuni. Ma adesso i guai sono alle spalle, definitivamente. Del Neri lo ha messo al centro del progetto Verona, con un'investitura non banale: «Ionita, per caratteristiche assomiglia a Perrotta». Piedi buoni e fatica, come un campione del mondo. Scusate se è poco.
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