NAPOLI - Giugno, luglio, agosto: ce n’è di tempo, però perché aspettare? Il futuro è adesso, in questo scorcio di stagione in cui il Napoli s’è messo a pianificare, in quest’abbrivio di mercato in cui già è entrato Lorenzo Tonelli (26), nel quale s’è «intrufolato» prepotentemente Gianluca Lapadula (26), che finirà per ospitare le prossime quattro-cinque mosse utili per starsene tra le Grandi, per danzare tra le stelle, per continuare a vivere da protagonista e godersi pure la Champions.
LA VERITÀ - Dicono stia nel mezzo e forse è vero: lo è talmente tanto che Hector Herrera (26), messicano di stanza al Porto, un uomo capace di lavorare per tre, s’è preso la scena, consapevolmente. Il Napoli lo vuole e lui non s’è negato, ma adesso bisogna accomodarsi con il Porto, che deve anche riconoscere un 20% dei profitti della cessione al Pachuca, la società che ha lanciato il mediano. È quello l’ostacolo apparentemente sormontabile: servono venticinque milioni di euro, per lasciarne venti nelle casse dei portoghesi, per nulla intenzionati a mollare a venti e ritrovarsene sedici.
Però i passi in avanti si registrano, almeno quanto quelli per Lapadula: che ha un quadriennale garantito da De Laurentiis ed attende che ci sia il sì ufficiale su un accordo che pare annunciato da alcune dichiarazioni di Sebastiani. Ma ci sono gli spareggi per la promozione in A, l’insidia - seria - del Genoa e comunque anche il «nodo» Caprari: il Pescara cederebbe il pacchetto, al Napoli basta Lapadula, avendo individuato in Lasagna (24) l’esterno alto da affiancare a Callejon. Nell’elenco, rimane El Ghazi (21), che comunque può scegliere in Premier League.
NAPOLI - Giugno, luglio, agosto: ce n’è di tempo, però perché aspettare? Il futuro è adesso, in questo scorcio di stagione in cui il Napoli s’è messo a pianificare, in quest’abbrivio di mercato in cui già è entrato Lorenzo Tonelli (26), nel quale s’è «intrufolato» prepotentemente Gianluca Lapadula (26), che finirà per ospitare le prossime quattro-cinque mosse utili per starsene tra le Grandi, per danzare tra le stelle, per continuare a vivere da protagonista e godersi pure la Champions.
LA VERITÀ - Dicono stia nel mezzo e forse è vero: lo è talmente tanto che Hector Herrera (26), messicano di stanza al Porto, un uomo capace di lavorare per tre, s’è preso la scena, consapevolmente. Il Napoli lo vuole e lui non s’è negato, ma adesso bisogna accomodarsi con il Porto, che deve anche riconoscere un 20% dei profitti della cessione al Pachuca, la società che ha lanciato il mediano. È quello l’ostacolo apparentemente sormontabile: servono venticinque milioni di euro, per lasciarne venti nelle casse dei portoghesi, per nulla intenzionati a mollare a venti e ritrovarsene sedici.
Però i passi in avanti si registrano, almeno quanto quelli per Lapadula: che ha un quadriennale garantito da De Laurentiis ed attende che ci sia il sì ufficiale su un accordo che pare annunciato da alcune dichiarazioni di Sebastiani. Ma ci sono gli spareggi per la promozione in A, l’insidia - seria - del Genoa e comunque anche il «nodo» Caprari: il Pescara cederebbe il pacchetto, al Napoli basta Lapadula, avendo individuato in Lasagna (24) l’esterno alto da affiancare a Callejon. Nell’elenco, rimane El Ghazi (21), che comunque può scegliere in Premier League.
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