NAPOLI - C’è tutto un Mondo che muove e in questo mercato che viaggia a ritmo incontrollabile, si vola (virtualmente) dall’Argentina alla Guinea, dalla Serbia alla Polonia alla velocità della luce, del suono, del vento che gira. Qui Icardi a te Diawara, però lasciando che compaiano, nel vortice d’una estate bollente, anche Maksimovic e poi (ma seriamente) Milik, la cui sagoma s’intravede a Dimaro quando sta per farsi buio. E’ (sempre) il Napoli-day, è una telefonata dietro l’altra, è ansia allo stato puro (all’esterno) mentre al Rosatti Sport Hotel è dominio rassicurante d’una situazione che va evolvendosi in varie zone di quest’universo.
ATTA. Alle cinque della sera, mentre il can-can di ciò che accade altrove diventa un’eco, Amadou Diawara (19) diventa un centrocampista del Napoli: Aurelio De Laurentiis ed Andrea Chiavelli, presidente ed amministratore del Napoli, telefonano a Claudio Fenucci e Riccardo Bigon, che del Bologna rappresentano l’asse operativo: il centrocampista è diventato un obiettivo, l’offerta è di 15 milioni con pagamento triennale, la contropartita tecnica prevede la cessione in rossoblù di Dezi, la condizione necessaria perché tutto ciò diventi contratto esecutivo è legato alla cessione di Valdifiori al Torino. Ma ci sono già i sì: c’è quello del Bologna (nonostante incassi solo una parte di quella somma, perché un’altra rappresenta le commissioni destinate agli agenti, definiti dal club emiliano «il cerchio magico»), c’è quello del calciatore alla proposta economica del Napoli.
NAPOLI - C’è tutto un Mondo che muove e in questo mercato che viaggia a ritmo incontrollabile, si vola (virtualmente) dall’Argentina alla Guinea, dalla Serbia alla Polonia alla velocità della luce, del suono, del vento che gira. Qui Icardi a te Diawara, però lasciando che compaiano, nel vortice d’una estate bollente, anche Maksimovic e poi (ma seriamente) Milik, la cui sagoma s’intravede a Dimaro quando sta per farsi buio. E’ (sempre) il Napoli-day, è una telefonata dietro l’altra, è ansia allo stato puro (all’esterno) mentre al Rosatti Sport Hotel è dominio rassicurante d’una situazione che va evolvendosi in varie zone di quest’universo.
ATTA. Alle cinque della sera, mentre il can-can di ciò che accade altrove diventa un’eco, Amadou Diawara (19) diventa un centrocampista del Napoli: Aurelio De Laurentiis ed Andrea Chiavelli, presidente ed amministratore del Napoli, telefonano a Claudio Fenucci e Riccardo Bigon, che del Bologna rappresentano l’asse operativo: il centrocampista è diventato un obiettivo, l’offerta è di 15 milioni con pagamento triennale, la contropartita tecnica prevede la cessione in rossoblù di Dezi, la condizione necessaria perché tutto ciò diventi contratto esecutivo è legato alla cessione di Valdifiori al Torino. Ma ci sono già i sì: c’è quello del Bologna (nonostante incassi solo una parte di quella somma, perché un’altra rappresenta le commissioni destinate agli agenti, definiti dal club emiliano «il cerchio magico»), c’è quello del calciatore alla proposta economica del Napoli.
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