ROMA - L'interesse c'è, e a quanto pare sembra essere reciproco: Gregoire Defrel ieri sera ha freddato il San Paolo con il gol del pareggio del Sassuolo a dieci minuti dalla fine. A qualcuno non è però sfuggita l'esultanza contenuta dell'ex Cesena, indagandone le possibili implicazioni di mercato direttamente con il procuratore dell'attaccante Giampiero Pocetta, che a Radio Kiss Kiss ha risposto così: «Penso sia normale vederlo esultare in quella maniera ultimamente: è un ragazzo molto sensibile ed ha pensato bene di smettere di esultare in modo ludico come faceva un tempo. Detto questo, che Napoli sia una grande piazza non lo scopro certo io. Ha una storia e un pubblico invidiabile: come si fa dire di no?».
La palla rimane però sul campo del Sassuolo, che lo ha prelevato due anni fa dal Cesena per 7 milioni di euro: «La decisione pur troppo o per fortuna non dipende da me. Decide il club, che è composto da persone serie e che ha fatto un investimento su Gregoire. Ne parleremo attorno ad un tavolo per capire cos'è meglio per noi e per loro. Di Francesco? E' innamorato di Defrel e dei suoi movimenti: gli ha insegnato ad attaccare la profondità e ora è un attaccante moderno».
ROMA - L'interesse c'è, e a quanto pare sembra essere reciproco: Gregoire Defrel ieri sera ha freddato il San Paolo con il gol del pareggio del Sassuolo a dieci minuti dalla fine. A qualcuno non è però sfuggita l'esultanza contenuta dell'ex Cesena, indagandone le possibili implicazioni di mercato direttamente con il procuratore dell'attaccante Giampiero Pocetta, che a Radio Kiss Kiss ha risposto così: «Penso sia normale vederlo esultare in quella maniera ultimamente: è un ragazzo molto sensibile ed ha pensato bene di smettere di esultare in modo ludico come faceva un tempo. Detto questo, che Napoli sia una grande piazza non lo scopro certo io. Ha una storia e un pubblico invidiabile: come si fa dire di no?».
La palla rimane però sul campo del Sassuolo, che lo ha prelevato due anni fa dal Cesena per 7 milioni di euro: «La decisione pur troppo o per fortuna non dipende da me. Decide il club, che è composto da persone serie e che ha fatto un investimento su Gregoire. Ne parleremo attorno ad un tavolo per capire cos'è meglio per noi e per loro. Di Francesco? E' innamorato di Defrel e dei suoi movimenti: gli ha insegnato ad attaccare la profondità e ora è un attaccante moderno».
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