NAPOLI - I sogni vivono pure all’alba, in questo pazzo, pazzo calcio nel quale fidarsi è bene ma non fidarsi è (sicuramente) meglio: e quando il mercato sta per avvicinarsi, le certezze restano aggrappate a fili esili, pronti a spezzarsi pure senza un perché. I sogni muoiono però rinascono, anche dopo un bel po’: e adesso che si salirà su quella giostra, in cui vale tutto ma pure l’esatto contrario, varrà la pena tener presente certe ammissioni del (recente) passato e le umanissime debolezze che spingono a regalarsi una sorpresa. Gennaio è appena oltre il prossimo tour de force, un punticino che va ingrossandosi, avvicinandosi: e il Napoli, che ha Idee custodite nel data-base della memoria, riproverà ancora a batter sentieri mai dimenticati e ad inseguir talenti. La meglio gioventù, va da sé, è il profilo perfetto per personalizzare il proprio Profilo politico e tecnico e Denis Suarez Fernandez, semplicemente Denis Suarez (24 anni nel giorno dell’Epifania) non è mai uscito dai radar, né da quel cono di luce che lascia brillare la sua eleganza nel palleggio, la sua versatilità, il suo genio calcistico.
SI VENDE - Scrivono in Spagna che sia in vendita, perché un altro anno non potrà essere completamente bruciato e buttato via: da quando è rientrato dal Villarreal - l’estate del 2016 - solo quarantacinque presenze ma, soprattutto, complessivamente, 2.245 minuti effettivi (i 1788 della passata stagione a cui aggiungere i 457 di quella in corso), che rendono il ruolo assai marginale e certo appagano relativamente. Però Denis Suarez è al Barça e certo non va considerato un dettaglio: ma l’orizzonte è ampio, le tentazioni sono forti e De Laurentiis, due anni fa, non ha nascosto di avere un debole per lui, proprio alla vigilia di un Villarreal-Napoli: «Non posso negare che mi piaccia tanto».
NAPOLI - I sogni vivono pure all’alba, in questo pazzo, pazzo calcio nel quale fidarsi è bene ma non fidarsi è (sicuramente) meglio: e quando il mercato sta per avvicinarsi, le certezze restano aggrappate a fili esili, pronti a spezzarsi pure senza un perché. I sogni muoiono però rinascono, anche dopo un bel po’: e adesso che si salirà su quella giostra, in cui vale tutto ma pure l’esatto contrario, varrà la pena tener presente certe ammissioni del (recente) passato e le umanissime debolezze che spingono a regalarsi una sorpresa. Gennaio è appena oltre il prossimo tour de force, un punticino che va ingrossandosi, avvicinandosi: e il Napoli, che ha Idee custodite nel data-base della memoria, riproverà ancora a batter sentieri mai dimenticati e ad inseguir talenti. La meglio gioventù, va da sé, è il profilo perfetto per personalizzare il proprio Profilo politico e tecnico e Denis Suarez Fernandez, semplicemente Denis Suarez (24 anni nel giorno dell’Epifania) non è mai uscito dai radar, né da quel cono di luce che lascia brillare la sua eleganza nel palleggio, la sua versatilità, il suo genio calcistico.
SI VENDE - Scrivono in Spagna che sia in vendita, perché un altro anno non potrà essere completamente bruciato e buttato via: da quando è rientrato dal Villarreal - l’estate del 2016 - solo quarantacinque presenze ma, soprattutto, complessivamente, 2.245 minuti effettivi (i 1788 della passata stagione a cui aggiungere i 457 di quella in corso), che rendono il ruolo assai marginale e certo appagano relativamente. Però Denis Suarez è al Barça e certo non va considerato un dettaglio: ma l’orizzonte è ampio, le tentazioni sono forti e De Laurentiis, due anni fa, non ha nascosto di avere un debole per lui, proprio alla vigilia di un Villarreal-Napoli: «Non posso negare che mi piaccia tanto».
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