CASTEL VOLTURNO - Il telefono, la loro voce: De Laurentiis che chiama Marotta e poi chiama Wanda Nara, che parla con Mauro, e poi restano lì, sospesi in quel tempo che scorre via veloce, senza disegnare traiettorie. E’ una delle estati più calde che si ricordino a memoria d’uomo e anche al mercato il termometro non ha avuto tregua: ma non è finita, perché - vada come vada - stanno per succedere cose da pazzi, alle quali non vuole sottrarsi De Laurentiis.
NO MILIK - E’ un altro giorno che se n’è andato e guai sospettare che non ci siano accadimenti da raccontare, perché qui anche un sospiro ha un senso o può darlo ad una trattativa che ha un ultimatum, sabato prossimo, ma che non esclude deroghe inaspettate, improvvise e persino imprevedibili. Che De Laurentiis chiami Marotta è un fatto, arricchisce lo stato dell’arte, conferma che esiste una volontà precisa, investire in Icardi, e però senza che si possa considerare Milik una contropartita.
L'OFFERTA - Le valutazioni del week-end, le riflessioni sulla consistenza del polacco e la fiducia che il Napoli gli ha dimostrato e non ha mai fatto vacillare, spingono a discutere esclusivamente su base economica, sessantacinque milioni di euro prendere o lasciare, con un ingaggio per l’argentino che oscilla tra i sei milioni e mezzo ed i sette, raggiungibili con bonus o anche senza, basta parlarne.
STRATEGIA - Il resto è strategia, anche di disturbo semmai - e ci sta - che ognuno la alimenti secondo interessi personali: la Juventus vorrebbe Icardi, certo che lo prenderebbe, però adesso ha tanti, troppi contratti da «smaltire», una priorità che distrae. Ma c’è una parola (una promessa) fatta da Paratici in epoca non sospetta a Wanda Nara e che rimane lì, in vita, e fino a quando sarà possibile: gli spifferi, ne esistono in ogni angolo della terra, indicano come sabato prossima la deadline bianconera o perlomeno quella scadenza oltre la quale l’argentino e signora riterranno di dover, per rispetto, verificare quanto ancora sia possibile considerare praticabile la pista bianconera.
CASTEL VOLTURNO - Il telefono, la loro voce: De Laurentiis che chiama Marotta e poi chiama Wanda Nara, che parla con Mauro, e poi restano lì, sospesi in quel tempo che scorre via veloce, senza disegnare traiettorie. E’ una delle estati più calde che si ricordino a memoria d’uomo e anche al mercato il termometro non ha avuto tregua: ma non è finita, perché - vada come vada - stanno per succedere cose da pazzi, alle quali non vuole sottrarsi De Laurentiis.
NO MILIK - E’ un altro giorno che se n’è andato e guai sospettare che non ci siano accadimenti da raccontare, perché qui anche un sospiro ha un senso o può darlo ad una trattativa che ha un ultimatum, sabato prossimo, ma che non esclude deroghe inaspettate, improvvise e persino imprevedibili. Che De Laurentiis chiami Marotta è un fatto, arricchisce lo stato dell’arte, conferma che esiste una volontà precisa, investire in Icardi, e però senza che si possa considerare Milik una contropartita.
L'OFFERTA - Le valutazioni del week-end, le riflessioni sulla consistenza del polacco e la fiducia che il Napoli gli ha dimostrato e non ha mai fatto vacillare, spingono a discutere esclusivamente su base economica, sessantacinque milioni di euro prendere o lasciare, con un ingaggio per l’argentino che oscilla tra i sei milioni e mezzo ed i sette, raggiungibili con bonus o anche senza, basta parlarne.
STRATEGIA - Il resto è strategia, anche di disturbo semmai - e ci sta - che ognuno la alimenti secondo interessi personali: la Juventus vorrebbe Icardi, certo che lo prenderebbe, però adesso ha tanti, troppi contratti da «smaltire», una priorità che distrae. Ma c’è una parola (una promessa) fatta da Paratici in epoca non sospetta a Wanda Nara e che rimane lì, in vita, e fino a quando sarà possibile: gli spifferi, ne esistono in ogni angolo della terra, indicano come sabato prossima la deadline bianconera o perlomeno quella scadenza oltre la quale l’argentino e signora riterranno di dover, per rispetto, verificare quanto ancora sia possibile considerare praticabile la pista bianconera.
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