Champions League
ROMA - «Il pressing può essere la carta vincente contro il Real Madrid». In vista della partita di andata degli ottavi di Champions League, l'ex tecnico dei blancos Fabio Capello ai microfoni di Fox Sport ha voluto dare alcuni preziosi consigli al Napoli di Sarri: «Per i napoletani giocare nel Bernabeu è la realizzazione di un sogno, anche se sarebbe meglio se Cristiano Ronaldo non giocasse. Il Real Madrid, se viene pressato, soffre: il pressing del Napoli potrebbe essere la carta vincente. Altra carta vincente sarà la velocità degli inserimenti senza pallone che Sarri ha disegnato sempre bene per il Napoli».
Resta comunque una partita sicuramente difficilissima per la formazione partenopea, che dovrà stare attenta per tutti i 90': «A Madrid la partita non finisce mai: se pensi di averla già vinta, o di aver portato a casa un buon risultato, ti condannano. Quando si gioca nel Bernabeu non bisogna disputare una partita normale, ma un match super: solo giocando al di sopra delle proprie possibilità, tirando fuori quel qualcosa che i giocatori hanno dentro, si può fare quello che l'allenatore spera di vedere in campo. Serve una squadra compatta, aggressiva, che gioca con la stessa facilità con la quale gioca al San Paolo. Faccio a Sarri e a tutto il Napoli il mio in bocca al lupo per questa bella sfida».
ROMA - «Il pressing può essere la carta vincente contro il Real Madrid». In vista della partita di andata degli ottavi di Champions League, l'ex tecnico dei blancos Fabio Capello ai microfoni di Fox Sport ha voluto dare alcuni preziosi consigli al Napoli di Sarri: «Per i napoletani giocare nel Bernabeu è la realizzazione di un sogno, anche se sarebbe meglio se Cristiano Ronaldo non giocasse. Il Real Madrid, se viene pressato, soffre: il pressing del Napoli potrebbe essere la carta vincente. Altra carta vincente sarà la velocità degli inserimenti senza pallone che Sarri ha disegnato sempre bene per il Napoli».
Resta comunque una partita sicuramente difficilissima per la formazione partenopea, che dovrà stare attenta per tutti i 90': «A Madrid la partita non finisce mai: se pensi di averla già vinta, o di aver portato a casa un buon risultato, ti condannano. Quando si gioca nel Bernabeu non bisogna disputare una partita normale, ma un match super: solo giocando al di sopra delle proprie possibilità, tirando fuori quel qualcosa che i giocatori hanno dentro, si può fare quello che l'allenatore spera di vedere in campo. Serve una squadra compatta, aggressiva, che gioca con la stessa facilità con la quale gioca al San Paolo. Faccio a Sarri e a tutto il Napoli il mio in bocca al lupo per questa bella sfida».
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