Champions League
Sarri spiega poi come chiederà agli azzurri di affrontare l'avversario più temibile del girone: «Gara già decisiva? Al contrario, penso che sia quella che conterà meno per la qualificazione, perché il City può vincerle tutte:ora è di un altro livello e forse è la più forte in Europa. Le partite importanti potrebbero venire dopo, ma è chiaro che chi riuscirà a portare via punti al City si metterà in posizione di grande vantaggio rispetto alle altre. Se firmo per il pari? È una gara quasi impossibile e per questo ce la giocheremo senza troppe pressioni: voglio undici facce di c...o che palleggiano sulla faccia del Manchester City. Avremo da passare una serata complicata, dura. L'unica cosa che chiedo ai miei giocatori è di non aver paura, ma solo il giusto timore degli avversari, perché il timore ti dà concentrazione e tensione, mentre la paura ti paralizza. Ci vorrà tanta applicazione difensiva, ma vorrei vedere un po' di sana follia, anche se loro sono i più forti».
TRA EUROPA E SCUDETTO - Niente calcoli dunque e nemmeno quel turnover in vista dell'Inter che ha invece detto di augurarsi il presidente Aurelio De Laurentis... «Non so quello che ha detto il presidente e se è qualcosa che riguarda la sfera tecnica neanche mi interessa, perché lui paga me per prendere certe decisioni. In questo momento non facciamo scelte tra Champions e campionato, in questa fase della stagione pochi calcoli anche se inconsciamente la squadra può pensare di essere più competitiva in Italia che in Europa. Certo, il calendario non ci aiuta molto perché sfidiamo il City tra i due scontri diretti con Roma e Napoli, così come poi succederà con la Juventus a ridosso dell'ultima sfida del girone di Champions. Questo non va bene: se noi andiamo in giro per l'Europa a rappresentare il calcio italiano, penso che il calcio italiano debba anche tutelare noi».
Sarri spiega poi di non considerare affatto "morta" la Juventus ora terza in classifica: «I cinque punti di vantaggio sulla Juventus? Non mi fanno né caldo né freddo: se chiedi a un maratoneta in testa dopo 7 chilometri cosa pensa prendi anche qualche insulto, perché quello ancora non sa nemmeno se finirà la maratona. E se io pensassi che i 5 punti siano già un buon vantaggio sarei un pazzo scatenato».
Sarri spiega poi come chiederà agli azzurri di affrontare l'avversario più temibile del girone: «Gara già decisiva? Al contrario, penso che sia quella che conterà meno per la qualificazione, perché il City può vincerle tutte:ora è di un altro livello e forse è la più forte in Europa. Le partite importanti potrebbero venire dopo, ma è chiaro che chi riuscirà a portare via punti al City si metterà in posizione di grande vantaggio rispetto alle altre. Se firmo per il pari? È una gara quasi impossibile e per questo ce la giocheremo senza troppe pressioni: voglio undici facce di c...o che palleggiano sulla faccia del Manchester City. Avremo da passare una serata complicata, dura. L'unica cosa che chiedo ai miei giocatori è di non aver paura, ma solo il giusto timore degli avversari, perché il timore ti dà concentrazione e tensione, mentre la paura ti paralizza. Ci vorrà tanta applicazione difensiva, ma vorrei vedere un po' di sana follia, anche se loro sono i più forti».
TRA EUROPA E SCUDETTO - Niente calcoli dunque e nemmeno quel turnover in vista dell'Inter che ha invece detto di augurarsi il presidente Aurelio De Laurentis... «Non so quello che ha detto il presidente e se è qualcosa che riguarda la sfera tecnica neanche mi interessa, perché lui paga me per prendere certe decisioni. In questo momento non facciamo scelte tra Champions e campionato, in questa fase della stagione pochi calcoli anche se inconsciamente la squadra può pensare di essere più competitiva in Italia che in Europa. Certo, il calendario non ci aiuta molto perché sfidiamo il City tra i due scontri diretti con Roma e Napoli, così come poi succederà con la Juventus a ridosso dell'ultima sfida del girone di Champions. Questo non va bene: se noi andiamo in giro per l'Europa a rappresentare il calcio italiano, penso che il calcio italiano debba anche tutelare noi».
Sarri spiega poi di non considerare affatto "morta" la Juventus ora terza in classifica: «I cinque punti di vantaggio sulla Juventus? Non mi fanno né caldo né freddo: se chiedi a un maratoneta in testa dopo 7 chilometri cosa pensa prendi anche qualche insulto, perché quello ancora non sa nemmeno se finirà la maratona. E se io pensassi che i 5 punti siano già un buon vantaggio sarei un pazzo scatenato».
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