Champions League
NAPOLI - “Il Liverpool è cresciuto perché la stagione dell’anno scorso gli ha dato tanta consapevolezza, dall’altra parte è cresciuto anche il Napoli perché ha messo più qualità nella rosa. Sarà una partita combattuta, ci confrontiamo con la migliore d’Europa.” Un anno dopo sarà ancora Napoli-Liverpool. 1-0 al San Paolo con gol di Insigne, 1-0 ad Anfield con gol di Salah. Per Carlo Ancelotti una sfida che sa di rivincita: “Noi ci auguriamo lo stesso risultato - ha detto il tecnico azzurro in conferenza stampa -. Formazione? Non dobbiamo snaturare la nostra identità e la nostra idea, dobbiamo prendere spunto dalle cose buone fatte e dai problemi avuti con loro. Lo scorso anno abbiamo difeso molto bene e l’aspetto difensivo è molto importante in queste gare. Però per vincere in gare del genere serve la qualità”.
SU LOZANO - “Mi aspetto una squadra in grado di difendere quando sarà necessario, di attaccare quando ce ne sarà l’occasione e di gestire il pallone quando serve. Ci vorrà la partita perfetta - ha continuato Ancelotti parlando anche di Lozano -. È un ragazzo umile e intelligente, non ho nessun dubbio sul fatto che farà bene. Il Liverpool è cresciuto in fiducia e consapevolezza, quando si vince si hanno maggiori conoscenze sui movimenti in campo, si gioca in automatico. È tra le favorite della Premier perché è un’ottima squadra. Differenza fatta dagli allenatori? Ci sono due allenatori, quelli che non incidono sulla squadra e quelli che distruggono le squadre. Spero di appartenere alla seconda categoria”.
AMBIENTE - “Al Liverpool sono legate le mie più grandi delusioni e le mie più grandi gioie. Ho perso due finali contro di loro, una da giocatore con la Roma e una da allenatore con il Milan, e ne ho vinta una. È una squadra che mi ispira simpatia, giocare ad Anfield è sempre un’emozione particolare per l’ambiente che si crea. Vogliamo essere protagonisti in Champions, poi il cammino è condizionato da troppi fattori. Koulibaly e Van Dijk i due migliori centrali del mondo? Sono sicuramente tra i più forti, ci sono per esperienza, qualità e carattere”. A proposito del San Paolo: “Il fattore ambientale incide molto come incide molto per Anfield. Contro la Sampdoria l’ambiente era molto positivo, il Liverpool in trasferta ha un rendimento diverso ma adesso sono molto più solidi ed attenti anche in trasferta”.
CORSA SCUDETTO - “Dobbiamo rispettare quello che dice il campo e in questo momento l’Inter ha iniziato molto bene la stagione. La Juve ha fatto un piccolo passo falso e sembra scoppiata la fine del mondo. Ci può stare. Il Napoli può essere competitivo come tutte le italiane impegnate in Champions. Quattro squadre italiane agli ottavi può essere molto importante. Essere favoriti non cambia l’approccio perché è solo a livello teorico che siamo favoriti”.
NAPOLI - “Il Liverpool è cresciuto perché la stagione dell’anno scorso gli ha dato tanta consapevolezza, dall’altra parte è cresciuto anche il Napoli perché ha messo più qualità nella rosa. Sarà una partita combattuta, ci confrontiamo con la migliore d’Europa.” Un anno dopo sarà ancora Napoli-Liverpool. 1-0 al San Paolo con gol di Insigne, 1-0 ad Anfield con gol di Salah. Per Carlo Ancelotti una sfida che sa di rivincita: “Noi ci auguriamo lo stesso risultato - ha detto il tecnico azzurro in conferenza stampa -. Formazione? Non dobbiamo snaturare la nostra identità e la nostra idea, dobbiamo prendere spunto dalle cose buone fatte e dai problemi avuti con loro. Lo scorso anno abbiamo difeso molto bene e l’aspetto difensivo è molto importante in queste gare. Però per vincere in gare del genere serve la qualità”.
SU LOZANO - “Mi aspetto una squadra in grado di difendere quando sarà necessario, di attaccare quando ce ne sarà l’occasione e di gestire il pallone quando serve. Ci vorrà la partita perfetta - ha continuato Ancelotti parlando anche di Lozano -. È un ragazzo umile e intelligente, non ho nessun dubbio sul fatto che farà bene. Il Liverpool è cresciuto in fiducia e consapevolezza, quando si vince si hanno maggiori conoscenze sui movimenti in campo, si gioca in automatico. È tra le favorite della Premier perché è un’ottima squadra. Differenza fatta dagli allenatori? Ci sono due allenatori, quelli che non incidono sulla squadra e quelli che distruggono le squadre. Spero di appartenere alla seconda categoria”.
AMBIENTE - “Al Liverpool sono legate le mie più grandi delusioni e le mie più grandi gioie. Ho perso due finali contro di loro, una da giocatore con la Roma e una da allenatore con il Milan, e ne ho vinta una. È una squadra che mi ispira simpatia, giocare ad Anfield è sempre un’emozione particolare per l’ambiente che si crea. Vogliamo essere protagonisti in Champions, poi il cammino è condizionato da troppi fattori. Koulibaly e Van Dijk i due migliori centrali del mondo? Sono sicuramente tra i più forti, ci sono per esperienza, qualità e carattere”. A proposito del San Paolo: “Il fattore ambientale incide molto come incide molto per Anfield. Contro la Sampdoria l’ambiente era molto positivo, il Liverpool in trasferta ha un rendimento diverso ma adesso sono molto più solidi ed attenti anche in trasferta”.
CORSA SCUDETTO - “Dobbiamo rispettare quello che dice il campo e in questo momento l’Inter ha iniziato molto bene la stagione. La Juve ha fatto un piccolo passo falso e sembra scoppiata la fine del mondo. Ci può stare. Il Napoli può essere competitivo come tutte le italiane impegnate in Champions. Quattro squadre italiane agli ottavi può essere molto importante. Essere favoriti non cambia l’approccio perché è solo a livello teorico che siamo favoriti”.
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