Europa League
NAPOLI - Il Napoli è chiamato all'impresa nel ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League in programma giovedì al Diego Armando Maradona alle 18.55. Gli azzurri dovranno cercare di rimontare il 2-0 firmato Herrera-Kenedy della sfida d'andata giocata una settimana fa in Spagna. Gattuso deve fare i conti con le tante indisponibilità, ma deve cercare di centrare il miracolo per non buttare all'aria anche l'ultimo obiettivo stagionale. Il tecnico del Napoli ha presentato così la sfida nella conferenza stampa della vigilia: "Koulibaly e Ghoulam erano a disposizione a Bergamo e lo saranno anche domani. Abbiamo perso anche Osimhen, per il resto non recuperiamo nessuno. Demme e Hysaj fanno differenziato e non sono ancora pronti per essere convocati".
A proposito del rientro di Dries Mertens commenta: "Ieri ha fatto individuale, verrà in panchina, ma è da tanto tempo fermo. Ci ha dato disponibilità, ma sappiamo che non è al 100%. Penso possa avere 15-20 minuti da darci se ci fosse bisogno, vedremo come fare". Gattuso non si sbilancia a proposito di chi formerà il tridente d'attacco: "Vediamo domani, non faccio nomi perchè non voglio dare nessun vantaggio. Può giocare anche Elmas, domani decidiamo". Il tecnico analizza poi il difficile momento che sta attraversando la squadra: "Stiamo attraversando un momento negativo, con prestazioni al di sotto delle nostre possibilità. Indossiamo una maglia storica, rappresentiamo una città fantastica e ognuno si deve assumere le responsabilità. Il primo colpevole sono io, bisogna lavorare e parlare poco. Inutile star lì a chiacchierare, quello che stiamo facendo non basta sia per i risultati che per gli infortuni. Bisogna parlare meno e fare più fatti".
Sulla gara di domani contro il Granada: "Mi aspetto di partire meglio rispetto all'andata, sapevamo bene le loro caratteristiche, ci siamo fatti sorprendere sulla profondità, in questo momento la squadra deve reggere bene, è successo pure a Bergamo con 4 gol evitabili. Dobbiamo annusare il pericolo, facciamo fatica, prima sentivo parlare della difesa con la Juve, abbiamo difeso più bassi ma ci è andata anche bene, come voglia serve di più". Poi continua: "Mi viene da ridere quando sento parlare di obiettivi, l'obiettivo è su tutte le competizioni, ma bisogna valutare come ci siamo arrivati, noi e la Juve abbiamo giocato di più, non recuperiamo, con 5 cambi vincevamo le partite con chi entrava ed ora siamo con l'acqua alla gola, non è una scusa. Chi gioca dà tutto, ma ho sempre detto che si vinceva con chi subentrava, ringrazio i giocatori per come stanno stringendo i denti ogni 3 giorni senza recuperare. Ci alleniamo poco e per giocare come vogliamo noi, di reparto, palleggiando dal basso, se non l'alleni quotidianamente fai fatica, non c'è una settimana per lavorare".
NAPOLI - Il Napoli è chiamato all'impresa nel ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League in programma giovedì al Diego Armando Maradona alle 18.55. Gli azzurri dovranno cercare di rimontare il 2-0 firmato Herrera-Kenedy della sfida d'andata giocata una settimana fa in Spagna. Gattuso deve fare i conti con le tante indisponibilità, ma deve cercare di centrare il miracolo per non buttare all'aria anche l'ultimo obiettivo stagionale. Il tecnico del Napoli ha presentato così la sfida nella conferenza stampa della vigilia: "Koulibaly e Ghoulam erano a disposizione a Bergamo e lo saranno anche domani. Abbiamo perso anche Osimhen, per il resto non recuperiamo nessuno. Demme e Hysaj fanno differenziato e non sono ancora pronti per essere convocati".
A proposito del rientro di Dries Mertens commenta: "Ieri ha fatto individuale, verrà in panchina, ma è da tanto tempo fermo. Ci ha dato disponibilità, ma sappiamo che non è al 100%. Penso possa avere 15-20 minuti da darci se ci fosse bisogno, vedremo come fare". Gattuso non si sbilancia a proposito di chi formerà il tridente d'attacco: "Vediamo domani, non faccio nomi perchè non voglio dare nessun vantaggio. Può giocare anche Elmas, domani decidiamo". Il tecnico analizza poi il difficile momento che sta attraversando la squadra: "Stiamo attraversando un momento negativo, con prestazioni al di sotto delle nostre possibilità. Indossiamo una maglia storica, rappresentiamo una città fantastica e ognuno si deve assumere le responsabilità. Il primo colpevole sono io, bisogna lavorare e parlare poco. Inutile star lì a chiacchierare, quello che stiamo facendo non basta sia per i risultati che per gli infortuni. Bisogna parlare meno e fare più fatti".
Sulla gara di domani contro il Granada: "Mi aspetto di partire meglio rispetto all'andata, sapevamo bene le loro caratteristiche, ci siamo fatti sorprendere sulla profondità, in questo momento la squadra deve reggere bene, è successo pure a Bergamo con 4 gol evitabili. Dobbiamo annusare il pericolo, facciamo fatica, prima sentivo parlare della difesa con la Juve, abbiamo difeso più bassi ma ci è andata anche bene, come voglia serve di più". Poi continua: "Mi viene da ridere quando sento parlare di obiettivi, l'obiettivo è su tutte le competizioni, ma bisogna valutare come ci siamo arrivati, noi e la Juve abbiamo giocato di più, non recuperiamo, con 5 cambi vincevamo le partite con chi entrava ed ora siamo con l'acqua alla gola, non è una scusa. Chi gioca dà tutto, ma ho sempre detto che si vinceva con chi subentrava, ringrazio i giocatori per come stanno stringendo i denti ogni 3 giorni senza recuperare. Ci alleniamo poco e per giocare come vogliamo noi, di reparto, palleggiando dal basso, se non l'alleni quotidianamente fai fatica, non c'è una settimana per lavorare".
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