NAPOLI - Il Napoli si lecca le ferite dopo aver pareggiato ieri al Tardini contro il Parma. Al di là delle polemiche, c'è una curiosità interessante nella formazione ducale: ben cinque giocatori campani. In porta c’è Antonio Mirante che è di Castellammare di Stabia; a centrocampo c’è Antonio Nocerino che è del quartiere Santa Lucia, il centro storico; in attacco c’è Raffaele Palladino, che è di Mugnano; persino in panchina ci sono Francesco Lodi che è di Frattamaggiore e Massimo Coda che è di Cava de’ Tirreni. Il cuore napoletano del Parma entra in conflitto con se stesso ma se la gioca come devono fare i professionisti. E poi c'erano gli ex Santacroce e mister Donadoni che ha allenato per sei mesi i partenopei senza però lasciare traccia.
NAPOLI - Il Napoli si lecca le ferite dopo aver pareggiato ieri al Tardini contro il Parma. Al di là delle polemiche, c'è una curiosità interessante nella formazione ducale: ben cinque giocatori campani. In porta c’è Antonio Mirante che è di Castellammare di Stabia; a centrocampo c’è Antonio Nocerino che è del quartiere Santa Lucia, il centro storico; in attacco c’è Raffaele Palladino, che è di Mugnano; persino in panchina ci sono Francesco Lodi che è di Frattamaggiore e Massimo Coda che è di Cava de’ Tirreni. Il cuore napoletano del Parma entra in conflitto con se stesso ma se la gioca come devono fare i professionisti. E poi c'erano gli ex Santacroce e mister Donadoni che ha allenato per sei mesi i partenopei senza però lasciare traccia.
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