NAPOLI - E siamo all’inizio: cinque giornate, riavvolgendosi nella moviola, un nastro che gira e lascia tracce e bile. E’ un campionato che sta nascendo, ma anche un campionario che si va formando: perché nell’archivio (mica solo quello della memoria), resta tutto. «Non s’è mai vista una cosa del genere». Pescara, fa un caldo che meriterebbe altro, invece è calcio d’agosto, la «prima» d’un debutto che per il Napoli di Maurizio Sarri è già veleno: minuto trentatré, accade qualcosa in area, una pedata in faccia a Zielinski, e il fischio di Giacomelli s’ode netto, nello stadio imbufalito.
La mano dell’arbitro va sul dischetto, ma è un istante breve, mentre dall’auricolare arriva la voce di Rocchi, l’addizionale, che richiama a sé il direttore di gara e lo induce a cancellare la decisione, perché prima sarebbe successo altro (Albiol che frana su Bizzarri). «Non s’è mai visto che prima ti danno un rigore e poi te lo tolgono». Però è capitato al Napoli, a Pescara, e nella conta, assai virtuale - perché un rigore bisogna comunque segnarlo e perché poi resterebbero comunque altri dodici minuti di reazione degli avversari - sarebbero due punti in meno.NAPOLI - E siamo all’inizio: cinque giornate, riavvolgendosi nella moviola, un nastro che gira e lascia tracce e bile. E’ un campionato che sta nascendo, ma anche un campionario che si va formando: perché nell’archivio (mica solo quello della memoria), resta tutto. «Non s’è mai vista una cosa del genere». Pescara, fa un caldo che meriterebbe altro, invece è calcio d’agosto, la «prima» d’un debutto che per il Napoli di Maurizio Sarri è già veleno: minuto trentatré, accade qualcosa in area, una pedata in faccia a Zielinski, e il fischio di Giacomelli s’ode netto, nello stadio imbufalito.
La mano dell’arbitro va sul dischetto, ma è un istante breve, mentre dall’auricolare arriva la voce di Rocchi, l’addizionale, che richiama a sé il direttore di gara e lo induce a cancellare la decisione, perché prima sarebbe successo altro (Albiol che frana su Bizzarri). «Non s’è mai visto che prima ti danno un rigore e poi te lo tolgono». Però è capitato al Napoli, a Pescara, e nella conta, assai virtuale - perché un rigore bisogna comunque segnarlo e perché poi resterebbero comunque altri dodici minuti di reazione degli avversari - sarebbero due punti in meno.Questo sito fa uso di cookie per migliorare l'esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull'utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy qui. Proseguendo nella navigazione si accetta l'uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.