NAPOLI - Le frecciate ad Aurelio De Laurentiis, stavolta, arrivano direttamente dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. "Nelle altre città, gli stadi nuovi o ristrutturati sono stati fatti dalla società. A Napoli, se non ci fosse stato il nostro intervento, probabilmente la partita col Real Madrid non si sarebbe nemmeno giocata perché il San Paolo non era idoneo - dice il sindaco a Radio Crc -. Ci siamo fatti carico di un sacrificio enorme, ma il nostro intervento arriverà fino ad un certo punto. Poi, se al nostro impegno si aggiungerà anche quello della società, si potrà pensare di mettere a posto anche la parte esterna dello stadio. Da qui al 2021, nell’ipotesi peggiore, quella in cui la società dovesse decidere di non investire sullo stadio, avremo ugualmente risorse adeguate per ristrutturarlo. Rimuoveremo anche la sovrastruttura in ferro e ci sarà un bando".
IL MINI-STADIO - Il primo cittadino commenta anche l'ipotesi del produttore cinematografico di costruire uno stadio da 20 mila posti. "Ritengo sia un’idea impraticabile. Lo stadio è del popolo e il fatto che ci debbano essere barriere economiche per accedervi, non lo condivido anzi, sono fermamente contrario".
I LAVORI - "Stiamo rispettando il cronoprogramma che ci siamo prefissati. Non costruiremo uno stadio nuovo, ma faremo una bella ristrutturazione all'impianto esistente. L’obiettivo imminente è concludere gli spogliatoi, i corridoi e la tribuna stampa per il 7 marzo, per la gara col Real Madrid. Rispetteremo l’impegno e qualora non dovesse arrivare il sostegno della società, andremo avanti anche perché la strada è stata intrapresa e la porteremo a compimento anche da soli. Quest’estate, poi, faremo altri lavori: i bagni, i seggiolini, ad atre cose per cui si inizierà a vedere la ristrutturazione".
NAPOLI - Le frecciate ad Aurelio De Laurentiis, stavolta, arrivano direttamente dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. "Nelle altre città, gli stadi nuovi o ristrutturati sono stati fatti dalla società. A Napoli, se non ci fosse stato il nostro intervento, probabilmente la partita col Real Madrid non si sarebbe nemmeno giocata perché il San Paolo non era idoneo - dice il sindaco a Radio Crc -. Ci siamo fatti carico di un sacrificio enorme, ma il nostro intervento arriverà fino ad un certo punto. Poi, se al nostro impegno si aggiungerà anche quello della società, si potrà pensare di mettere a posto anche la parte esterna dello stadio. Da qui al 2021, nell’ipotesi peggiore, quella in cui la società dovesse decidere di non investire sullo stadio, avremo ugualmente risorse adeguate per ristrutturarlo. Rimuoveremo anche la sovrastruttura in ferro e ci sarà un bando".
IL MINI-STADIO - Il primo cittadino commenta anche l'ipotesi del produttore cinematografico di costruire uno stadio da 20 mila posti. "Ritengo sia un’idea impraticabile. Lo stadio è del popolo e il fatto che ci debbano essere barriere economiche per accedervi, non lo condivido anzi, sono fermamente contrario".
I LAVORI - "Stiamo rispettando il cronoprogramma che ci siamo prefissati. Non costruiremo uno stadio nuovo, ma faremo una bella ristrutturazione all'impianto esistente. L’obiettivo imminente è concludere gli spogliatoi, i corridoi e la tribuna stampa per il 7 marzo, per la gara col Real Madrid. Rispetteremo l’impegno e qualora non dovesse arrivare il sostegno della società, andremo avanti anche perché la strada è stata intrapresa e la porteremo a compimento anche da soli. Quest’estate, poi, faremo altri lavori: i bagni, i seggiolini, ad atre cose per cui si inizierà a vedere la ristrutturazione".
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