Serie A, Napoli: quanti ricordi. Al San Paolo c'è l'Atalanta
A Fuorigrotta ritornano Reja, Marino e Denis. Benitez fa la conta degli assenti: in attacco spazio a Gabbiadini, Hamsik e De Guzman dietro Higuain
sabato 21 marzo 2015corrieredellosport.it
CASTELVOLTURNO - Ma che partita strana che sarà: perché Reja che torna a Napoli crea sempre un po’ di emozione, e anche Pierpaolo Marino. Questa è la storia della rinascita azzurra, legata a due uomini che nel decennio scorso (eh già) dal 2005 in poi, riuscirono a cancellare l’onta del Fallimento: si chiamava ancora Napoli Soccer, pensate, gennaio 2005, quando De Laurentiis accolse Reja (voluto da Marino per sostituire Ventura) e poi gli rinnovo il contratto dopo la sconfitta dolorosa nello spareggio per la B perso ad Avellino. Ma che partita strana anche per Gabbiadini, che affronta il suo passato, le sue origini; e per Denis, che contro il Napoli segna (quasi) sempre. E per Benitez: che non ha Albiol e Ghoulam (squalificati), Gargano e Strinic (infortunati) e deve gestire le risorse. Formazione da costruire, soprattutto a sinistra, dove dovrebbe giocare Britos ma potrebbe anche (ri)debuttare Zuniga dal primo minuto: è una ipotesi. Poi turn-over ovunque: niente di strano, sotto questo aspetto. Ma per il Napoli siamo alla 44ª partita e la rotazione è indispensabile. Dentro Hamsik, dentro Higuain, Gabbiadini a destra e forse De Guzman a sinistra: il compromesso offensivo, per stare nella scia della Roma e della Lazio. E cercare di riprendersi il terzo posto, di avvicinare il secondo...