Serie A
ROMA - Un pugno in faccia del Tyson dei tempi d'oro avrebbe forse fatto meno male: oggi Higuain sarà squalificato per quattro turni dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel. Sì, le previsioni emerse ieri dagli ambienti federali raccontano proprio di una mazzata in stile Borja Valero: corsi e ricorsi. E via con le quattro giornate di Napoli senza il suo uomo simbolo, il trascinatore da record, nonché il principale artefice di tutti i sogni e tutte le ambizioni. Adios Pipita: per il Verona, il Bologna, l'Inter e (probabilmente) la Roma. E dunque per le partite in cui, scontro diretto dell'Olimpico con i giallorossi compreso, il Napoli dovrà blindare quantomeno il secondo posto che vale la Champions diretta. Ciao Pipa, ci si rivede a primavera inoltrata, fermo restando la speranza del ricorso: dopo la sentenza, infatti, il club di De Laurentiis presenterà la sua tesi difensiva in appello, sperando di ottenere almeno una giornata di sconto e dunque riavere Higuain con la Roma. Proprio come accadde con Borja Valero nel 2014. Nel frattempo, in città, esplode la rabbia. Soprattutto via social. E tra un "vergogna" e uno "scandaloso", è sempre la storia di Bonucci nel derby di Torino a farla da padrone. [...]
BONUCCI E IRRATI - Nonostante manchi l'ufficialità sull'entità della squalifica, la città s'è schierata al fianco di Higuain dall'istante successivo all'espulsione: le lacrime di rabbia e delusione del Pipita hanno conquistato Napoli più dei suoi 30 gol da record. Parole chiave raccolte in un clic sui social: «Squalifica scandalosa. Vergognosa. E' un'ingiustizia. Siamo tutti con Higuain». E poi il refrain: «Il Pipita avrebbe dovuto fare come Bonucci con il Toro: testa a testa con Irrati e non sarebbe accaduto nulla». Il caso del derby di Torino è un chiodo fisso. E' fissa è anche una presenza, quella di Irrati: era lui l'arbitro d'area con cui Bonucci protestò, in occasione del rigore per i granata, prima di rivolgersi a Rizzoli di faccia. E' stato lui, una costante casuale degli ultimi atti della lotta scudetto di questa stagione. E pensare che Napoli e il Napoli, il 3 febbraio, lo avevano applaudito per aver sospeso la partita con la Lazio a causa dei cori razzisti nei confronti di Koulibaly.
ROMA - Un pugno in faccia del Tyson dei tempi d'oro avrebbe forse fatto meno male: oggi Higuain sarà squalificato per quattro turni dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel. Sì, le previsioni emerse ieri dagli ambienti federali raccontano proprio di una mazzata in stile Borja Valero: corsi e ricorsi. E via con le quattro giornate di Napoli senza il suo uomo simbolo, il trascinatore da record, nonché il principale artefice di tutti i sogni e tutte le ambizioni. Adios Pipita: per il Verona, il Bologna, l'Inter e (probabilmente) la Roma. E dunque per le partite in cui, scontro diretto dell'Olimpico con i giallorossi compreso, il Napoli dovrà blindare quantomeno il secondo posto che vale la Champions diretta. Ciao Pipa, ci si rivede a primavera inoltrata, fermo restando la speranza del ricorso: dopo la sentenza, infatti, il club di De Laurentiis presenterà la sua tesi difensiva in appello, sperando di ottenere almeno una giornata di sconto e dunque riavere Higuain con la Roma. Proprio come accadde con Borja Valero nel 2014. Nel frattempo, in città, esplode la rabbia. Soprattutto via social. E tra un "vergogna" e uno "scandaloso", è sempre la storia di Bonucci nel derby di Torino a farla da padrone. [...]
BONUCCI E IRRATI - Nonostante manchi l'ufficialità sull'entità della squalifica, la città s'è schierata al fianco di Higuain dall'istante successivo all'espulsione: le lacrime di rabbia e delusione del Pipita hanno conquistato Napoli più dei suoi 30 gol da record. Parole chiave raccolte in un clic sui social: «Squalifica scandalosa. Vergognosa. E' un'ingiustizia. Siamo tutti con Higuain». E poi il refrain: «Il Pipita avrebbe dovuto fare come Bonucci con il Toro: testa a testa con Irrati e non sarebbe accaduto nulla». Il caso del derby di Torino è un chiodo fisso. E' fissa è anche una presenza, quella di Irrati: era lui l'arbitro d'area con cui Bonucci protestò, in occasione del rigore per i granata, prima di rivolgersi a Rizzoli di faccia. E' stato lui, una costante casuale degli ultimi atti della lotta scudetto di questa stagione. E pensare che Napoli e il Napoli, il 3 febbraio, lo avevano applaudito per aver sospeso la partita con la Lazio a causa dei cori razzisti nei confronti di Koulibaly.
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