Serie A
NAPOLI - «Secondo posto? Ci sono le possibilità visto che mancano ancora 10 partite...». Maurizio Sarri parla alla vigilia della partita contro l'Empoli, una trasferta tabù per il suo Napoli. «Conosco quell'ambiente visto che ci ho lavorato per tanto tempo. Nelle ultime due volte ad Empoli il Napoli ha preso 6 gol, per noi sarà una trasferta complicatissima. Ho cercato di passare il messaggio ai ragazzi: dovremo sudare tantissimo per conquistare la vittoria».
Sarri è poi rimasto abbottonato sul suo futuro: «Mi volete far dire se rimango con o senza il traguardo della Champions? Io dico che il massimo della vita è lavorare con un gruppo che ti segue. Poi a tutti fa piacere vincere e guadagnare... Se preferisco il secondo posto o la Coppa Italia? Mi piacevano le ragazze con i capelli ricci da ragazzo, poi ho sposato una rossa. Rispetto allo scorso anno siamo cresciuti come mentalità e rosa. Nella passata stagione con queste problematiche non avremmo messo una pezza. Se l'anno scorso avessimo avuto Coppa d'Africa, crociati, Champions, chissà quanti punti avremmo perso, quest'anno invece abbiamo contenuto grazie alla rosa».
Il tecnico del Napoli ha poi parlato dell'inserimento di Pavoletti: «Deve abituarsi alla squadra, e la squadra dovrà abituarsi a lui. Sta crescendo di condizione, veniva da un momento travagliato con pochi allenamenti. Quando lui entra la squadra deve cambiare un po' pelle».
Polverizzati i biglietti per la doppia sfida alla Juve, Sarri non è sorpreso dalla passione del pubblico napoletano: «Al di là del loro amore per la squadra, mi piace il fatto che non hanno la presunzione di pensare che devono vincere sempre, anche se dovrebbero vincere per 2mila motivi. Questa sfida mi affascina. Il nostro pubblico meriterebbe di vincere sempre. La Champions? Non mi interessa più. Se spero che vinca il Real Madrid? Sono sincero: me ne importa più nulla e non cambio la considerazione della mia squadra se poi loro vincono o escono ai quarti, rimane la doppia prova che abbiamo fatto al Bernabeu e al San Paolo».
A che punto è la crescita del Napoli? La risposta di Sarri è chiara: «Ci manca ancora qualcosa ma i margini di crescita non sono più del 30% per una squadra come la nostra. Ora si sta lavorando su questi particolari», ha concluso l'allenatore.
NAPOLI - «Secondo posto? Ci sono le possibilità visto che mancano ancora 10 partite...». Maurizio Sarri parla alla vigilia della partita contro l'Empoli, una trasferta tabù per il suo Napoli. «Conosco quell'ambiente visto che ci ho lavorato per tanto tempo. Nelle ultime due volte ad Empoli il Napoli ha preso 6 gol, per noi sarà una trasferta complicatissima. Ho cercato di passare il messaggio ai ragazzi: dovremo sudare tantissimo per conquistare la vittoria».
Sarri è poi rimasto abbottonato sul suo futuro: «Mi volete far dire se rimango con o senza il traguardo della Champions? Io dico che il massimo della vita è lavorare con un gruppo che ti segue. Poi a tutti fa piacere vincere e guadagnare... Se preferisco il secondo posto o la Coppa Italia? Mi piacevano le ragazze con i capelli ricci da ragazzo, poi ho sposato una rossa. Rispetto allo scorso anno siamo cresciuti come mentalità e rosa. Nella passata stagione con queste problematiche non avremmo messo una pezza. Se l'anno scorso avessimo avuto Coppa d'Africa, crociati, Champions, chissà quanti punti avremmo perso, quest'anno invece abbiamo contenuto grazie alla rosa».
Il tecnico del Napoli ha poi parlato dell'inserimento di Pavoletti: «Deve abituarsi alla squadra, e la squadra dovrà abituarsi a lui. Sta crescendo di condizione, veniva da un momento travagliato con pochi allenamenti. Quando lui entra la squadra deve cambiare un po' pelle».
Polverizzati i biglietti per la doppia sfida alla Juve, Sarri non è sorpreso dalla passione del pubblico napoletano: «Al di là del loro amore per la squadra, mi piace il fatto che non hanno la presunzione di pensare che devono vincere sempre, anche se dovrebbero vincere per 2mila motivi. Questa sfida mi affascina. Il nostro pubblico meriterebbe di vincere sempre. La Champions? Non mi interessa più. Se spero che vinca il Real Madrid? Sono sincero: me ne importa più nulla e non cambio la considerazione della mia squadra se poi loro vincono o escono ai quarti, rimane la doppia prova che abbiamo fatto al Bernabeu e al San Paolo».
A che punto è la crescita del Napoli? La risposta di Sarri è chiara: «Ci manca ancora qualcosa ma i margini di crescita non sono più del 30% per una squadra come la nostra. Ora si sta lavorando su questi particolari», ha concluso l'allenatore.
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