Serie A
LE SCELTE - Ancelotti è tornato sulla scelta di schierare Milik per Mertens. “L’approccio non cambia, che ci sia l’uno o l’altro. Mertens è più bravo tra le linee, Milik meglio in area di rigore. La scelta era legata allo sforzo di Parigi”. Fabian Ruiz ha mostrato guizzi di talento anche questa sera: “Un grande giocatore, continuo, con passo e presenza - la benedizione dell’allenatore. Quando ha la palla s’accentra e trova molto bene la posizione. Era abituato sul centro-destra, ma ha personalità e sta crescendo. Sottovalutato? E da chi? Non da noi, e neanche dal Betis...”. Il pensiero, dopo l’avventura di Parigi, va inevitabilmente sulla Champions: “Resta tutto aperto. Lì siamo calati, per questo sono molto orgoglioso della mia squadra: non abbiamo avuto cali di attenzione”. E con una rosa così, Ancelotti vuole sognare: “Una grande squadra nasce a centrocampo, ti dà equilibrio e ti fa gestire il gioco. Questa società negli anni ha fatto qualcosa d’importante, abbiamo una rosa vasta e di qualità. Una rosa che ha perso Jorginho, ma che l’ha rimpiazzato con giovani di grandissima qualità. È un lavoro che è durato negli anni”. Ora l’ultimo step: rendere concreto il Napoli.
LE SCELTE - Ancelotti è tornato sulla scelta di schierare Milik per Mertens. “L’approccio non cambia, che ci sia l’uno o l’altro. Mertens è più bravo tra le linee, Milik meglio in area di rigore. La scelta era legata allo sforzo di Parigi”. Fabian Ruiz ha mostrato guizzi di talento anche questa sera: “Un grande giocatore, continuo, con passo e presenza - la benedizione dell’allenatore. Quando ha la palla s’accentra e trova molto bene la posizione. Era abituato sul centro-destra, ma ha personalità e sta crescendo. Sottovalutato? E da chi? Non da noi, e neanche dal Betis...”. Il pensiero, dopo l’avventura di Parigi, va inevitabilmente sulla Champions: “Resta tutto aperto. Lì siamo calati, per questo sono molto orgoglioso della mia squadra: non abbiamo avuto cali di attenzione”. E con una rosa così, Ancelotti vuole sognare: “Una grande squadra nasce a centrocampo, ti dà equilibrio e ti fa gestire il gioco. Questa società negli anni ha fatto qualcosa d’importante, abbiamo una rosa vasta e di qualità. Una rosa che ha perso Jorginho, ma che l’ha rimpiazzato con giovani di grandissima qualità. È un lavoro che è durato negli anni”. Ora l’ultimo step: rendere concreto il Napoli.
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