Serie A
NAPOLI - In conferenza stampa Carlo Ancelotti si schiera al fianco del presidente Aurelio De Laurentiis, che ieri ha parlato con schiettezza del suo Napoli: “Ho sempre detto che mi trovo bene a Napoli, ma oggi la priorità non è parlare del mio rinnovo, ma della situazione della squadra e del ciclo che dobbiamo affrontare. Non mi va di commentare le parole del presidente, ma sono dichiarazioni venute dal cuore, magari anche un po' forti per alcuni giocatori. Ha chiarito diversi aspetti, sono uscite molte frottole e tutti gli spifferi mi hanno fatto venire il raffreddore”.
Il discorso si sposta immediatamente sul capitano Insigne, inquieto negli ultimi tempi, a partire dalla tribuna in Champions League contro il Genk: "Ha fatto un ottimo inizio di stagione - spiega Ancelotti - ha cambiato un po' la sua posizione, poi ha avuto un attimo di sbandamento e De Laurentiis l'ha fatto notare. Per me e per la squadra è di fondamentale importanza, quand'è sereno e allegro dà il meglio di sé, quand'è ombroso non riesce a tirare fuori tutte le potenzialità. Io gli ho fatto rimarcare questo con la tribuna di Genk, un gesto forte, ma ora si sta allenando serenamente, farà bene in questo ciclo di partite". Poi fa definitivamente chiarezza sull'esclusione di Genk: "Si è comportato male, non s'è allenato a dovere. E' successo la stessa cosa a Younes. Chi non si allena bene non gioca, questo i calciatori lo sanno".
Poi Ancelotti è interpellato sulle sirene cinesi per Callejon e Mertens: "Il rendimento dei due è stato ottimo in questo periodo. La società ha fatto un'offerta, come ha detto anche il presidente c'è la volontà di tenerli. Poi quando si fa un'offerta o si dice di sì o di no, quindi credo che sta ai giocatori valutare tutte le cose e prendere la decisione giusta per loro".
Quindi, sulle critiche al Napoli, Ancelotti si difende: “Alcune sono inventate. Se valutiamo il percorso alcune cose sono state fatte bene. Di Lorenzo ha fatto bene, Manolas si è integrato benissimo. Ci sono stati dei livelli di gioco molto alti, abbiamo battuto i campioni d'Europa. Abbiamo sempre mostrato una idea chiara, tranne contro il Torino. Ci sono alcune cose che dovremmo fare meglio. Bruciano i pareggi con Genk e Torino, che ci possono stare, e il k.o. col Cagliari. In Champions siamo in testa al girone. Noi facciamo valutazioni critiche e oggettive, tutto questo dramma non l'abbiamo visto, né io né chi lavora con me né la società. La serenità di De Laurentiis dimostra tutto questo”. Ancelotti guarda avanti con fiducia: "La voglia di lottare per lo scudetto ci sarà fino alla fine".
NAPOLI - In conferenza stampa Carlo Ancelotti si schiera al fianco del presidente Aurelio De Laurentiis, che ieri ha parlato con schiettezza del suo Napoli: “Ho sempre detto che mi trovo bene a Napoli, ma oggi la priorità non è parlare del mio rinnovo, ma della situazione della squadra e del ciclo che dobbiamo affrontare. Non mi va di commentare le parole del presidente, ma sono dichiarazioni venute dal cuore, magari anche un po' forti per alcuni giocatori. Ha chiarito diversi aspetti, sono uscite molte frottole e tutti gli spifferi mi hanno fatto venire il raffreddore”.
Il discorso si sposta immediatamente sul capitano Insigne, inquieto negli ultimi tempi, a partire dalla tribuna in Champions League contro il Genk: "Ha fatto un ottimo inizio di stagione - spiega Ancelotti - ha cambiato un po' la sua posizione, poi ha avuto un attimo di sbandamento e De Laurentiis l'ha fatto notare. Per me e per la squadra è di fondamentale importanza, quand'è sereno e allegro dà il meglio di sé, quand'è ombroso non riesce a tirare fuori tutte le potenzialità. Io gli ho fatto rimarcare questo con la tribuna di Genk, un gesto forte, ma ora si sta allenando serenamente, farà bene in questo ciclo di partite". Poi fa definitivamente chiarezza sull'esclusione di Genk: "Si è comportato male, non s'è allenato a dovere. E' successo la stessa cosa a Younes. Chi non si allena bene non gioca, questo i calciatori lo sanno".
Poi Ancelotti è interpellato sulle sirene cinesi per Callejon e Mertens: "Il rendimento dei due è stato ottimo in questo periodo. La società ha fatto un'offerta, come ha detto anche il presidente c'è la volontà di tenerli. Poi quando si fa un'offerta o si dice di sì o di no, quindi credo che sta ai giocatori valutare tutte le cose e prendere la decisione giusta per loro".
Quindi, sulle critiche al Napoli, Ancelotti si difende: “Alcune sono inventate. Se valutiamo il percorso alcune cose sono state fatte bene. Di Lorenzo ha fatto bene, Manolas si è integrato benissimo. Ci sono stati dei livelli di gioco molto alti, abbiamo battuto i campioni d'Europa. Abbiamo sempre mostrato una idea chiara, tranne contro il Torino. Ci sono alcune cose che dovremmo fare meglio. Bruciano i pareggi con Genk e Torino, che ci possono stare, e il k.o. col Cagliari. In Champions siamo in testa al girone. Noi facciamo valutazioni critiche e oggettive, tutto questo dramma non l'abbiamo visto, né io né chi lavora con me né la società. La serenità di De Laurentiis dimostra tutto questo”. Ancelotti guarda avanti con fiducia: "La voglia di lottare per lo scudetto ci sarà fino alla fine".
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