Serie A
CASTEL VOLTURNO - Non è un momento semplice, s’avverte dall’umore dalla città, e Napoli-Atalanta sa di spartiacque, rischia di esserlo in qualche modo: la vigilia, allora, nel ritiro di Castel Volturno va trascorsa insieme, squadra e presidente, e De Laurentiis, a sorpresa, intorno alle 19, si è presentato in albergo per trasmettere ai giocatori la propria presenza.
Partità importante, perché lo 0-0 di Ferrara ha lasciato un retrogusto amaro, ci saranno trentamila spettatori più uno, ed è Marek Hamsik, che torna al San Paolo ad otto mesi di distanza dal suo addio. E ci sarà De Laurentiis, che a volte, anche per scaramanzia, ci ha rinunciato: ma stavolta no, anzi è arrivato in anticipo.
GHOULAM - A volte il destino sa essere bizzarro e, incontentabile, non interviene sistematicamente e di brutto ma sceglie anche di farlo sempre in una sola zona del campo, la difesa, come nel 2013 quando fu inevitabile tuffarsi sul mercato per tappare le falle con Reveillere. Stavolta non c’è quell’esigenza e neanche quella volontà, ma resta l’emergenza, perché via via sono stati costretti a fermarsi Maksimovic (ch’è centrale ma sa fare anche l’esterno), Mario Rui, Hysaj, Manolas e infine Ghoulam, scivolato ai margini per i postumi di quei tre interventi che dal 2017 l’hanno reso “umano” ed hanno scatenato una crisi d’identità che l’ha spostato in panchina o in tribuna (domani non ci sarà per un risentimento muscolare). Ma per Napoli-Atalanta, che capita immediatamente ed ha bisogno di certezze contro un attacco di quella dimensioni, Ancelotti sa già che Maksimovic è pronto, l’ha portato anche in ritiro a Ferrara, l’ha tenuto al proprio fianco in panchina, e che probabilmente potrà pure giocare. Mentre “a casa sua”, la corsia di sempre, adesso, deve tornarci Di Lorenzo, ammesso che Mario Rui stia veramente bene. Poi, a difesa “risorta”, Ancelotti potrà inventarsi altro: Maksimovic a destra ha offerto risposte autorevolissime nella Champions passata; e Luperto ha debuttato a Torino, un anno fa, proprio da esterno di sinistra. Ci sarà abbondanza, prima o poi, se la sorte dovesse distrarsi un po’.
CASTEL VOLTURNO - Non è un momento semplice, s’avverte dall’umore dalla città, e Napoli-Atalanta sa di spartiacque, rischia di esserlo in qualche modo: la vigilia, allora, nel ritiro di Castel Volturno va trascorsa insieme, squadra e presidente, e De Laurentiis, a sorpresa, intorno alle 19, si è presentato in albergo per trasmettere ai giocatori la propria presenza.
Partità importante, perché lo 0-0 di Ferrara ha lasciato un retrogusto amaro, ci saranno trentamila spettatori più uno, ed è Marek Hamsik, che torna al San Paolo ad otto mesi di distanza dal suo addio. E ci sarà De Laurentiis, che a volte, anche per scaramanzia, ci ha rinunciato: ma stavolta no, anzi è arrivato in anticipo.
GHOULAM - A volte il destino sa essere bizzarro e, incontentabile, non interviene sistematicamente e di brutto ma sceglie anche di farlo sempre in una sola zona del campo, la difesa, come nel 2013 quando fu inevitabile tuffarsi sul mercato per tappare le falle con Reveillere. Stavolta non c’è quell’esigenza e neanche quella volontà, ma resta l’emergenza, perché via via sono stati costretti a fermarsi Maksimovic (ch’è centrale ma sa fare anche l’esterno), Mario Rui, Hysaj, Manolas e infine Ghoulam, scivolato ai margini per i postumi di quei tre interventi che dal 2017 l’hanno reso “umano” ed hanno scatenato una crisi d’identità che l’ha spostato in panchina o in tribuna (domani non ci sarà per un risentimento muscolare). Ma per Napoli-Atalanta, che capita immediatamente ed ha bisogno di certezze contro un attacco di quella dimensioni, Ancelotti sa già che Maksimovic è pronto, l’ha portato anche in ritiro a Ferrara, l’ha tenuto al proprio fianco in panchina, e che probabilmente potrà pure giocare. Mentre “a casa sua”, la corsia di sempre, adesso, deve tornarci Di Lorenzo, ammesso che Mario Rui stia veramente bene. Poi, a difesa “risorta”, Ancelotti potrà inventarsi altro: Maksimovic a destra ha offerto risposte autorevolissime nella Champions passata; e Luperto ha debuttato a Torino, un anno fa, proprio da esterno di sinistra. Ci sarà abbondanza, prima o poi, se la sorte dovesse distrarsi un po’.
Questo sito fa uso di cookie per migliorare l'esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull'utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy qui. Proseguendo nella navigazione si accetta l'uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.