Serie A
NAPOLI - Prima della conferenza stampa di Luciano Spalletti, arriva l'eco di quella di Stefano Pioli che ha parlato chiaramente di Milan-Napoli come di una sfida scudetto, pur essendo solo alla settimana giornata, e di tre punti che scottano. Ecco come risponde alla vigilia l'allenatore azzurro, che al momento non può che essere felice di come stanno andando le cose in campionato e in Champions League.
Spalletti esordisce così: "Milan e Napoli sono due squadre che stanno bene, che hanno intenzioni sane. Diventa difficile dire chi è avvantaggiato. Chi saprà prendersi l'anticipo sulle giocate nei 90' avrà ovviamente un qualcosa in più, perché sono entrambe squadre che vogliono vincere e che di conseguenza lasciano spazi ampi. Quelli che gestiranno meglio la palla avranno un vantaggio. La formazione? L'ho pensata, si pensa nel mio lavoro, e faremo come loro, giocheremo in 11 anche noi e poi non so dire altro, non posso dirla certo il giorno prima. Non sarebbe corretto per i giocatori saperlo oggi, ho bisogno di più di 11 per arrivare in fondo alla partita e devono essere tutti motivati".
Rilassato, scherza anche il tecnico del Napoli: "Esame di maturità? Io devo andare in pensione!. Sarà una bella partita per il calcio italiano e per il calcio in generale. Per come penso io il calcio sono due squadre che si assomigliano. Sono andato a vedere cose del Milan che mi ha fatto piacere vedere perché vorrei farle capire anche ai miei calciatori. Pioli è stato bravo a tenere unito l'ambiente l'anno scorso nonostante le difficoltà, che hanno superato tirando tutti dalla stessa parte fino in fondo. Hanno vinto con un anticipo corto proprio per via di alcune gestioni, alcuni dettagli. Anche quest'anno sarà così o ancora più difficile perché hanno l'esperienza dell'anno scorso e loro ci lavorano da 3 anni, è la verità, hanno anche ringiovanito molto l'anno scorso, mettendo insieme ragazzi a formidabili campioni. Sarà una bella partita perché ormai la mia squadra ha fatto vedere l’atteggiamento di una squadra che vuol vincere e io ora me lo aspetto".
Nessun fastidio per i tanti giocatori che perderà durante la sosta per rispondere alle convocazioni in nazionale: "Sono felice per i miei calciatori che se lo meritano. Mancini ha sempre dimostrato di essere molto attento ai ragazzi emergenti, soprattutto a quelli con buone intenzioni. I nostri è un piacere vederli allenare perché tirano sempre al massimo da tutti i punti di vista: di muscolo, di fiato... Così come il Milan, sono forze di quelle sane perché questi ragazzi giovani vogliono far valere la loro freschezza e intraprendenza perché lì ci si trova molte cose se si riesce a farle funzionare. Sullo scudetto? Troppo presto per dire se ce lo contenderemo con loro, che però sono più avanti di noi".
Milan-Napoli come si giocherà: "Non bisogna perdere palloni perché sono di quelli che amano ribaltare l'azione, non amano pensare con la palla al piede. Noi per far gol dobbiamo portare un po' di gente davanti e i momenti delle palle perse saranno fondamentali per entrambe le squadre. Poi il racconto della partita potrà dare nuove prospettive". Pioli ha detto che Giuntoli ha preso giocatori poco conosciuti, ma adatti: "Il Napoli è stato costruito con giocatori tecnici, con l'idea che si possa essere un gruppo, una squadra e un assieme che gioca compatto con la stessa idea. Un po' come il Milan: per cui si va a tentare di prendere il meglio per le caratteristiche che si hanno in rosa. Alcune cose le abbiamo fatte vedere, ma abbiamo ancora delle possibilità di crescere".
Spalletti un mesetto fa era molto curioso: "Sì, ero curioso di vedere questa squadra perché sapevo che avevamo delle potenzialità. Poi di essere a questo punto qui non so se me l'aspettavo, perché ancora è troppo poco il tempo e sarebbe potuto succedere altro. Non avrebbe modificato comunque il nostro pensiero sulle possibilità che abbiamo. Il Napoli è fatto di persone appassionate e serie, che giocano con entusiasmo. Per il momento siamo molto contenti e soddisfatti in maniera corretta ed equilibrata, perché poi nel calcio basta un episodio per far cambiare la storia di una partita e di un comportamento di squadra in generale".
Capitolo formazione e punto infortunati: "Demme a breve tornerà in gruppo, Lozano è pienamente recuperato. Raspadori e Simeone hanno diverse caratteristiche e li abbiamo presi per questa diversità, a seconda delle caratteristiche degli avversari si sceglie. Chi va più in profondità finalizza, chi viene a legare invece fa superiorità numerica e poi te lo ritrovi ugualmente alle spalle della linea difensiva. Non siamo dipendenti da Osimhen come volevate intendere voi, è un po' lo stesso discorso di Kvara. Non vanno sbilanciati i meriti, avremo bisogno di tutti".
Mario Rui e Olivera: "Nel calcio di oggi è consuetudine che i terzini vengano dentro al campo, Mario Rui lo fa perfettamente. Olivera è abituato in modo differente ma sta apprendendo, mentre Di Lorenzo lo fa da sempre e molto bene".
NAPOLI - Prima della conferenza stampa di Luciano Spalletti, arriva l'eco di quella di Stefano Pioli che ha parlato chiaramente di Milan-Napoli come di una sfida scudetto, pur essendo solo alla settimana giornata, e di tre punti che scottano. Ecco come risponde alla vigilia l'allenatore azzurro, che al momento non può che essere felice di come stanno andando le cose in campionato e in Champions League.
Spalletti esordisce così: "Milan e Napoli sono due squadre che stanno bene, che hanno intenzioni sane. Diventa difficile dire chi è avvantaggiato. Chi saprà prendersi l'anticipo sulle giocate nei 90' avrà ovviamente un qualcosa in più, perché sono entrambe squadre che vogliono vincere e che di conseguenza lasciano spazi ampi. Quelli che gestiranno meglio la palla avranno un vantaggio. La formazione? L'ho pensata, si pensa nel mio lavoro, e faremo come loro, giocheremo in 11 anche noi e poi non so dire altro, non posso dirla certo il giorno prima. Non sarebbe corretto per i giocatori saperlo oggi, ho bisogno di più di 11 per arrivare in fondo alla partita e devono essere tutti motivati".
Rilassato, scherza anche il tecnico del Napoli: "Esame di maturità? Io devo andare in pensione!. Sarà una bella partita per il calcio italiano e per il calcio in generale. Per come penso io il calcio sono due squadre che si assomigliano. Sono andato a vedere cose del Milan che mi ha fatto piacere vedere perché vorrei farle capire anche ai miei calciatori. Pioli è stato bravo a tenere unito l'ambiente l'anno scorso nonostante le difficoltà, che hanno superato tirando tutti dalla stessa parte fino in fondo. Hanno vinto con un anticipo corto proprio per via di alcune gestioni, alcuni dettagli. Anche quest'anno sarà così o ancora più difficile perché hanno l'esperienza dell'anno scorso e loro ci lavorano da 3 anni, è la verità, hanno anche ringiovanito molto l'anno scorso, mettendo insieme ragazzi a formidabili campioni. Sarà una bella partita perché ormai la mia squadra ha fatto vedere l’atteggiamento di una squadra che vuol vincere e io ora me lo aspetto".
Nessun fastidio per i tanti giocatori che perderà durante la sosta per rispondere alle convocazioni in nazionale: "Sono felice per i miei calciatori che se lo meritano. Mancini ha sempre dimostrato di essere molto attento ai ragazzi emergenti, soprattutto a quelli con buone intenzioni. I nostri è un piacere vederli allenare perché tirano sempre al massimo da tutti i punti di vista: di muscolo, di fiato... Così come il Milan, sono forze di quelle sane perché questi ragazzi giovani vogliono far valere la loro freschezza e intraprendenza perché lì ci si trova molte cose se si riesce a farle funzionare. Sullo scudetto? Troppo presto per dire se ce lo contenderemo con loro, che però sono più avanti di noi".
Milan-Napoli come si giocherà: "Non bisogna perdere palloni perché sono di quelli che amano ribaltare l'azione, non amano pensare con la palla al piede. Noi per far gol dobbiamo portare un po' di gente davanti e i momenti delle palle perse saranno fondamentali per entrambe le squadre. Poi il racconto della partita potrà dare nuove prospettive". Pioli ha detto che Giuntoli ha preso giocatori poco conosciuti, ma adatti: "Il Napoli è stato costruito con giocatori tecnici, con l'idea che si possa essere un gruppo, una squadra e un assieme che gioca compatto con la stessa idea. Un po' come il Milan: per cui si va a tentare di prendere il meglio per le caratteristiche che si hanno in rosa. Alcune cose le abbiamo fatte vedere, ma abbiamo ancora delle possibilità di crescere".
Spalletti un mesetto fa era molto curioso: "Sì, ero curioso di vedere questa squadra perché sapevo che avevamo delle potenzialità. Poi di essere a questo punto qui non so se me l'aspettavo, perché ancora è troppo poco il tempo e sarebbe potuto succedere altro. Non avrebbe modificato comunque il nostro pensiero sulle possibilità che abbiamo. Il Napoli è fatto di persone appassionate e serie, che giocano con entusiasmo. Per il momento siamo molto contenti e soddisfatti in maniera corretta ed equilibrata, perché poi nel calcio basta un episodio per far cambiare la storia di una partita e di un comportamento di squadra in generale".
Capitolo formazione e punto infortunati: "Demme a breve tornerà in gruppo, Lozano è pienamente recuperato. Raspadori e Simeone hanno diverse caratteristiche e li abbiamo presi per questa diversità, a seconda delle caratteristiche degli avversari si sceglie. Chi va più in profondità finalizza, chi viene a legare invece fa superiorità numerica e poi te lo ritrovi ugualmente alle spalle della linea difensiva. Non siamo dipendenti da Osimhen come volevate intendere voi, è un po' lo stesso discorso di Kvara. Non vanno sbilanciati i meriti, avremo bisogno di tutti".
Mario Rui e Olivera: "Nel calcio di oggi è consuetudine che i terzini vengano dentro al campo, Mario Rui lo fa perfettamente. Olivera è abituato in modo differente ma sta apprendendo, mentre Di Lorenzo lo fa da sempre e molto bene".
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