Serie A
NAPOLI - Il Napoli non conosce ostacoli e liquida, anzi travolge, pure il Sassuolo, nella terzultima partita casalinga del primo spicchio di questa anomala stagione. Al Maradona i neroverdi soccombono per 4-0 ed escono di fatto dalla partita già alla fine del primo tempo, sancito dalla doppietta di Victor Osimhen e dall'ennesimo guizzo di Khvicha Kvaratskhelia. Vittoria consecutiva numero 13, pressione messa agli avversari e ora testa all'ultima partita del girone di Champions League, martedì contro il Liverpool.
Intervistato da DAZN al termine del match Luciano Spalletti ha però voluto guardare il classico pelo nell'uovo, sottolineando le occasioni concesse al Sassuolo nel primo tempo dopo aver sbloccato la partita: "La squadra merita un applauso particolare per questo filotto di partite. Da qualche tempo ormai i nostri avversari preparano le partite in modo diverso e più accurato, ma questi ragazzi riescono sempre a metterci qualcosa di nuovo. Alleno un gruppo di professionisti seri, che si divertono, si allenano sempre alla grande e vanno sempre a cercare la vittoria. Oggi però abbiamo concesso troppo per le nostre abitudini, poi siamo stati bravi a sbloccarla subito, a trovare il raddoppio e il terzo gol e l'abbiamo sempre tenuta in pugno, ma dobbiamo stare attenti perché un episodio può sempre riaprire anche partite che sembrano chiuse".
Il tecnico toscano dà poi una carezza a Kvaratskhelia, ma non per la solita qualità espressa in fase offensiva: "Kvaratskhelia è perfetto, sa fare tutto ed è un bravissimo ragazzo, anche oggi è stato prezioso in fase di non possesso. Gli attaccanti sottovalutano un contrasto vinto e il recupero di una posizione, ma sono cose molto importanti". Spalletti fa poi un'osservazione tra l'amaro e l'ironico in risposta a chi pensa che il suo lavoro sia sottovalutato: "Non saprei, ma non ci penso. C'è chi usufruisce di una stampa migliore o peggiore, dipende anche dai rapporti che si hanno con chi commenta. E io non ho tempo per sviluppare rapporti extra, tutto il mio tempo lo dedico al lavoro e agli allenamenti".
In conferenza stampa Spalletti è ripartito proprio da qui e da certi titoli “pericolosi” apparsi sui giornali: "I complimenti fanno piacere, ma a volte possono creare difficoltà. Chi scrive 'Roma puoi solo vincere' ci vuole male e vuole fregarci, perchè la Roma è una squadra forte come il Napoli”. Poi sulla leadership crescente di Osimhen e sull’importanza di un turnover ragionato: "Victor sta facendo passi in avanti, ma ha ancora molti margini di miglioramento. Sul primo gol è stato bravissimo e poi oggi non si è neppure levato la maglia, ha resistito… Abbiamo una rosa forte, ma Demme non potrà mai avere le caratteristiche di Anguissa, è più simile a Lobotka. Zanoli ha dei tratti simili a Di Lorenzo, però l'esperienza di Giovanni è un altra cosa. Se ti trovi davanti Salah il discorso cambia”.
NAPOLI - Il Napoli non conosce ostacoli e liquida, anzi travolge, pure il Sassuolo, nella terzultima partita casalinga del primo spicchio di questa anomala stagione. Al Maradona i neroverdi soccombono per 4-0 ed escono di fatto dalla partita già alla fine del primo tempo, sancito dalla doppietta di Victor Osimhen e dall'ennesimo guizzo di Khvicha Kvaratskhelia. Vittoria consecutiva numero 13, pressione messa agli avversari e ora testa all'ultima partita del girone di Champions League, martedì contro il Liverpool.
Intervistato da DAZN al termine del match Luciano Spalletti ha però voluto guardare il classico pelo nell'uovo, sottolineando le occasioni concesse al Sassuolo nel primo tempo dopo aver sbloccato la partita: "La squadra merita un applauso particolare per questo filotto di partite. Da qualche tempo ormai i nostri avversari preparano le partite in modo diverso e più accurato, ma questi ragazzi riescono sempre a metterci qualcosa di nuovo. Alleno un gruppo di professionisti seri, che si divertono, si allenano sempre alla grande e vanno sempre a cercare la vittoria. Oggi però abbiamo concesso troppo per le nostre abitudini, poi siamo stati bravi a sbloccarla subito, a trovare il raddoppio e il terzo gol e l'abbiamo sempre tenuta in pugno, ma dobbiamo stare attenti perché un episodio può sempre riaprire anche partite che sembrano chiuse".
Il tecnico toscano dà poi una carezza a Kvaratskhelia, ma non per la solita qualità espressa in fase offensiva: "Kvaratskhelia è perfetto, sa fare tutto ed è un bravissimo ragazzo, anche oggi è stato prezioso in fase di non possesso. Gli attaccanti sottovalutano un contrasto vinto e il recupero di una posizione, ma sono cose molto importanti". Spalletti fa poi un'osservazione tra l'amaro e l'ironico in risposta a chi pensa che il suo lavoro sia sottovalutato: "Non saprei, ma non ci penso. C'è chi usufruisce di una stampa migliore o peggiore, dipende anche dai rapporti che si hanno con chi commenta. E io non ho tempo per sviluppare rapporti extra, tutto il mio tempo lo dedico al lavoro e agli allenamenti".
In conferenza stampa Spalletti è ripartito proprio da qui e da certi titoli “pericolosi” apparsi sui giornali: "I complimenti fanno piacere, ma a volte possono creare difficoltà. Chi scrive 'Roma puoi solo vincere' ci vuole male e vuole fregarci, perchè la Roma è una squadra forte come il Napoli”. Poi sulla leadership crescente di Osimhen e sull’importanza di un turnover ragionato: "Victor sta facendo passi in avanti, ma ha ancora molti margini di miglioramento. Sul primo gol è stato bravissimo e poi oggi non si è neppure levato la maglia, ha resistito… Abbiamo una rosa forte, ma Demme non potrà mai avere le caratteristiche di Anguissa, è più simile a Lobotka. Zanoli ha dei tratti simili a Di Lorenzo, però l'esperienza di Giovanni è un altra cosa. Se ti trovi davanti Salah il discorso cambia”.
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