Gia si allena in gruppo: vuole rientrare a inizio aprile. Il ginocchio è ok 117 giorni dopo l'operazione.
ROMA - Dall'inizio alla fine. Senza più la precarietà del part-time e la malinconia angosciante di chi sta dentro, ma pure, e ancora, fuori. Quel sentirsi mentalmente nel gruppo, e però, poi, costretto ad allenarsi anche solo. Tu e la palla. Tu e i "cinesini" a terra da dribblare. Tu e il preparatore atletico: per mesi l'unico che ti passa il pallone. Il momento più atteso, 117 giorni dopo quel maledetto crac al ginocchio. L'ultimo referto, quello del campo, è arrivato. Insigne è tornato. Si è allenato completamente coi compagni. Ha fatto tutto. Ha spinto, forzato, calciato e preso anche botte. Sì, prese. Senza timori né paura. Anzi. L'ha quasi cercato il contatto. S'è messo alla prova, ha testato la reazione del ginocchio, ne ha sollecitato i movimenti più naturali. Torsioni, sterzate, scatti e capitomboli. Il calcio di sempre, l'Insigne di sempre. Quel che era e adesso è. «
Sembra non si sia mai fatto male, il ginocchio è perfetto».
BENEDETTO - Insigne c'è. Con gli altri, tra gli altri. Ma davvero. Il prof. Mariani l'ha benedetto, Benitez riaccolto. Il figliuol prodigo è tornato, e la parabola è ovviamente a giro. E' la sua, è di Insigne. Un giorno come sempre, straordinariamente normale. L'arrivo a Castelvolturno, la goliardia dello spogliatoio, pantaloncini, scarpette e via in campo. Con tutti. [...]
OLIMPICO - Dal lettino di Villa Stuart ai corridoi di Castelvolturno. La tribuna da spettatore. A bordo campo ad abbracciare Hamsik. Ieri completamente a disposizione di Benitez per la prima volta. E presto convocazione e panchina. Il campo si avvicina. Il quattro aprile, la data segnata sul calendario. Quel giorno, all'Olimpico, potrebbe esserci la certificazione di un ritorno totale, in tutti i sensi. Al di là di qualche minuto che potrebbe giocare già prima. Roma-Napoli la ripartenza ideale. La storia perfetta.
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