NAPOLI - Paradiso, purgatorio, paradiso: andata e ritorno in un anno (quasi) tondo. C'era una volta Josè Maria Callejon, l'insostituibile totem di Rafa che da riserva di lusso del Real diventa colonna del Napoli e scala la vetta fino al sogno: la convocazione in Nazionale. E poi, c'è il nuovo Callejon: che senza Rafa, e dopo aver perso la Nazionale, è pronto a ricominciare la scalata con Sarri. A testa molto alta: perché il vecchio maestro non c'è più, è vero, ma al nuovo tecnico è bastato un attimo per accorgersi di quanto sia prezioso il giocatore in questione. E, magari, anche per sorridere e scherzare a modo suo ripensando all'estate: ora è un'insostituibile chiave tattica del suo 4-3-3, è vero, ma a luglio, quando parlava del Napoli che sarebbe stato con De Laurentiis, nella sua testa Callejon era soltanto un uomo in transito.
NUOVO VECCHIO - E allora, il nuovo Callejon. Che poi, diciamola bene, è semplicemente il solito, inesauribile professore di tattica: lo ha sottolineato anche Sarri, mica è un giudizio così. E poi lo ha confermato anche il campo sin dalla partita di Europa League con il Bruges: è bastato cambiare la posizione e portarlo sulla fascia, dove rende meglio, e tutti i tasselli sono andati a posto. Incastrati perfettamente: addio seconda punta. Il problema? Beh, prima o poi dovrà riposare, e in quel caso sarà meglio attrezzarsi: perché Callejon sta all'impianto di gioco del Napoli proprio come Insigne. Con caratteristiche differenti, ma con la medesima efficacia.
NAPOLI - Paradiso, purgatorio, paradiso: andata e ritorno in un anno (quasi) tondo. C'era una volta Josè Maria Callejon, l'insostituibile totem di Rafa che da riserva di lusso del Real diventa colonna del Napoli e scala la vetta fino al sogno: la convocazione in Nazionale. E poi, c'è il nuovo Callejon: che senza Rafa, e dopo aver perso la Nazionale, è pronto a ricominciare la scalata con Sarri. A testa molto alta: perché il vecchio maestro non c'è più, è vero, ma al nuovo tecnico è bastato un attimo per accorgersi di quanto sia prezioso il giocatore in questione. E, magari, anche per sorridere e scherzare a modo suo ripensando all'estate: ora è un'insostituibile chiave tattica del suo 4-3-3, è vero, ma a luglio, quando parlava del Napoli che sarebbe stato con De Laurentiis, nella sua testa Callejon era soltanto un uomo in transito.
NUOVO VECCHIO - E allora, il nuovo Callejon. Che poi, diciamola bene, è semplicemente il solito, inesauribile professore di tattica: lo ha sottolineato anche Sarri, mica è un giudizio così. E poi lo ha confermato anche il campo sin dalla partita di Europa League con il Bruges: è bastato cambiare la posizione e portarlo sulla fascia, dove rende meglio, e tutti i tasselli sono andati a posto. Incastrati perfettamente: addio seconda punta. Il problema? Beh, prima o poi dovrà riposare, e in quel caso sarà meglio attrezzarsi: perché Callejon sta all'impianto di gioco del Napoli proprio come Insigne. Con caratteristiche differenti, ma con la medesima efficacia.
05 ott 2015
04 ott 2015
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