NAPOLI - Otto gare per coltivare il sogno Scudetto. Il Napoli non ha intenzione di fermarsi e quello che resta del gruppo, privo di dodici nazionali in questa sosta, lavora a Castelvolturno in vista della sfida di Udine. Se in casa gli azzurri hanno il miglior rendimento (imbattuti e con +4 sulla Juventus), proprio in trasferta è atteso un ulteriore cambio di passo: sul campo dei friulani l'obiettivo sarà il nono successo esterno, tre punti per portare il bottino esterno a quota 31, accorciando a -4 da quello dei bianconeri. Una vittoria porterebbe anche a nove i successi lontano dal San Paolo, a -1 dal record stabilito nel primo anno di Benitez e con a disposizione altre tre trasferte.
Gara dopo gara sono tanti i primati del club azzurro che crollano. Si viaggia ad esempio con sei punti di vantaggio sul rendimento 2013-14 che portò al record di punti, appena sette lunghezze per firmare il miglior rendimento interno (chiudere da imbattuti, quando mancano all'appello al San Paolo Verona, Bologna, Atalanta e Frosinone, significherebbe un altro record) e sette punti anche per migliorare quello esterno. Già sbriciolato il record di punti e di gol nel girone d'Europa League, di vittorie di fila (8), mancano tre successi per il maggior numero di vittorie totali, due per quello interno mentre per gol subiti si viaggia addirittura con 20 gol in meno del miglior score del 2008.
L'aver blindato la fase difensiva - passata da numeri da squadra da zona-retrocessione con Benitez alla seconda migliore del campionato - è il più grande merito di Sarri. Sorprende, però, che gli azzurri ci siano arrivati senza perdere forza offensiva: il record di 104 gol totali raggiunti con Benitez, rischia di cadere anche senza andare in fondo nelle coppe. Il Napoli è già a quota 88 reti complessive (con 12 giocatori diversi in gol), e quindi a -16 dal primato che sembrava irraggiungibile. Uno score frutto degli 11 gol di Callejon, i 12 di Insigne, ma soprattutto dei 31 di Higuain: 29 solo in campionato, a -6 dal record di Nordahl che dura dal 1949. Numeri di una stagione che, al di là dell'esito finale, difficilmente la tifoseria dimenticherà.
NAPOLI - Otto gare per coltivare il sogno Scudetto. Il Napoli non ha intenzione di fermarsi e quello che resta del gruppo, privo di dodici nazionali in questa sosta, lavora a Castelvolturno in vista della sfida di Udine. Se in casa gli azzurri hanno il miglior rendimento (imbattuti e con +4 sulla Juventus), proprio in trasferta è atteso un ulteriore cambio di passo: sul campo dei friulani l'obiettivo sarà il nono successo esterno, tre punti per portare il bottino esterno a quota 31, accorciando a -4 da quello dei bianconeri. Una vittoria porterebbe anche a nove i successi lontano dal San Paolo, a -1 dal record stabilito nel primo anno di Benitez e con a disposizione altre tre trasferte.
Gara dopo gara sono tanti i primati del club azzurro che crollano. Si viaggia ad esempio con sei punti di vantaggio sul rendimento 2013-14 che portò al record di punti, appena sette lunghezze per firmare il miglior rendimento interno (chiudere da imbattuti, quando mancano all'appello al San Paolo Verona, Bologna, Atalanta e Frosinone, significherebbe un altro record) e sette punti anche per migliorare quello esterno. Già sbriciolato il record di punti e di gol nel girone d'Europa League, di vittorie di fila (8), mancano tre successi per il maggior numero di vittorie totali, due per quello interno mentre per gol subiti si viaggia addirittura con 20 gol in meno del miglior score del 2008.
L'aver blindato la fase difensiva - passata da numeri da squadra da zona-retrocessione con Benitez alla seconda migliore del campionato - è il più grande merito di Sarri. Sorprende, però, che gli azzurri ci siano arrivati senza perdere forza offensiva: il record di 104 gol totali raggiunti con Benitez, rischia di cadere anche senza andare in fondo nelle coppe. Il Napoli è già a quota 88 reti complessive (con 12 giocatori diversi in gol), e quindi a -16 dal primato che sembrava irraggiungibile. Uno score frutto degli 11 gol di Callejon, i 12 di Insigne, ma soprattutto dei 31 di Higuain: 29 solo in campionato, a -6 dal record di Nordahl che dura dal 1949. Numeri di una stagione che, al di là dell'esito finale, difficilmente la tifoseria dimenticherà.
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