NAPOLI - Una delle prestazioni più belle, nel momento più difficile. Il Napoli non s'è fatto sopraffare da delusione, sconforto o nervosismo e con l'Inter ha risposto da grande squadra. L'infortunio di Milik, senza trascurare il rendimento deludente di Gabbiadini, non sono elementi che di certo aiutato la squadra a raccogliere quanto meritava in questa fase, ed un mese senza vittorie al San Paolo s'è fatto sentire nelle ultime gare soprattutto nella testa. Il pareggio con la Lazio, dopo una delle migliori prove degli azzurri vanificata da un erroraccio di Reina, ha pesato molto psicologicamente, ancora di più la beffa col Sassuolo nel finale di una gara ben condotta, ma non chiusa dagli azzurri. E nell'inizio sprint con i nerazzurri, quasi mettendo al sicuro il risultato in 5', c'è stata tutta la rabbia accumulata nell'ultimo periodo.

I leader - Il Napoli s'è ricompattato, trovando quella fiducia che mancava anche nelle parole di Sarri che non ha mai smesso di elogiare la squadra per le prestazioni, andando al di là dei risultati che pure pesavano come macigni. Nel momento di difficoltà ad uscire fuori sono stati i leader, i giocatori più rappresentativi. A partire da quello più in difficoltà, Lorenzo Insigne, che oltre ai gol difettava proprio nelle prestazioni. Doppietta ad Udine e la riscossa con quattro reti nelle ultime tre partite. Chiaramente Marek Hamsik, quasi sempre tra i migliori, mai sfiduciato e che in ogni day-after s'è espresso con ottimismo sul futuro. Menzione poi necessaria anche per Raul Albiol, tornato dopo due mesi a guidare la difesa (e con lui il Napoli non a caso non ha mai perso in questa stagione), ma soprattutto per Pepe Reina: tra i più criticati, s'è riscattato con una prova superlativa con l'Inter. Per una vittoria che tiene gli azzurri in scia per i primi posti ed è il miglior viatico per lo snodo della stagione a Lisbona.