NAPOLI - Non l'ha preso per nulla bene, il passaggio di Higuain alla Juventus. Maurizio Sarri, però, sembra aver perdonato il Pipita, così come confidato in una lunga intervista a "Mister Condò", in onda domani sera, dopo Bologna-Napoli, su Sky Sport. Il tecnico racconta i primi approcci con il fuoriclasse argentino: "Non ha mai avuto diffidenza. E' un ragazzo particolare, ha bisogno di certe cose per rendere al meglio. Di lui ho sempre detto che è il centravanti tipico più forte del mondo e che deve pretendere tanto da se stesso. In allenamento i miei erano più rimproveri che elogi, ma pubblicamente lo elogiavo".
IL TRADIMENTO - "L'abbandono è stato un momento brutto, mi potevo aspettare la Premier, non la Juventus - continua Sarri -. Questo ha reso più pesante l'abbandono. Per un po' non l'ho sentito, non volevo neanche sentirlo, ma ultimamente le cose sono cambiate. Come un figlio che ti fa arrabbiare, lo sbraneresti per qualche giorno, ma resta pur sempre un figlio. A Gonzalo tengo molto, con me ha fatto cose straordinarie. Ha fatto una scelta discutibile, ma questo non significa che non sia una persona a posto".
INSIGNE - Sarri ha parlato anche di un altro giocatore che spesso si trova a rimproverare pubblicamente. "Insigne è un ragazzo solare, si sta bene con lui, ha sempre il sorriso. A volte va ricondotto al giusto modo di comportarsi e pensare, ma è uno a cui ti affezioni. Da lui pretendo molto - conclude Sarri -, ha talento, ma può fare di più".
NAPOLI - Non l'ha preso per nulla bene, il passaggio di Higuain alla Juventus. Maurizio Sarri, però, sembra aver perdonato il Pipita, così come confidato in una lunga intervista a "Mister Condò", in onda domani sera, dopo Bologna-Napoli, su Sky Sport. Il tecnico racconta i primi approcci con il fuoriclasse argentino: "Non ha mai avuto diffidenza. E' un ragazzo particolare, ha bisogno di certe cose per rendere al meglio. Di lui ho sempre detto che è il centravanti tipico più forte del mondo e che deve pretendere tanto da se stesso. In allenamento i miei erano più rimproveri che elogi, ma pubblicamente lo elogiavo".
IL TRADIMENTO - "L'abbandono è stato un momento brutto, mi potevo aspettare la Premier, non la Juventus - continua Sarri -. Questo ha reso più pesante l'abbandono. Per un po' non l'ho sentito, non volevo neanche sentirlo, ma ultimamente le cose sono cambiate. Come un figlio che ti fa arrabbiare, lo sbraneresti per qualche giorno, ma resta pur sempre un figlio. A Gonzalo tengo molto, con me ha fatto cose straordinarie. Ha fatto una scelta discutibile, ma questo non significa che non sia una persona a posto".
INSIGNE - Sarri ha parlato anche di un altro giocatore che spesso si trova a rimproverare pubblicamente. "Insigne è un ragazzo solare, si sta bene con lui, ha sempre il sorriso. A volte va ricondotto al giusto modo di comportarsi e pensare, ma è uno a cui ti affezioni. Da lui pretendo molto - conclude Sarri -, ha talento, ma può fare di più".
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