NAPOLI - Il riposo dell’uomo bionico e il rilancio di Pavoletti. Centotredici gare dopo Josè Maria Callejon si ferma. L’espulsione di Bologna, a capo di 3’ di follia, lo mettono fuori gioco almeno per la gara di venerdì prossimo contro il Genoa, anche se il rosso diretto potrebbe costargli due turni di stop. Senza Calleti, reduce da 113 gare consecutive in A, si aprono le primarie, con Pavoletti, Giaccherini e addirittura Rog in ballo per sostituirlo.
PAVOLETTI - L’attaccante livornese sembra in pole, a sentire Sarri nel dopo Bologna-Napoli. «Difficile togliere Mertens dal centro dell’attacco? Vero – ha ammesso l’allenatore -, ma già col Genoa potrebbe tornare utile sull’esterno vista l’assenza di Callejon, vedremo». Se non è un’investitura questa… Leo scalda i motori, ha una voglia matta di dimostrare il proprio valore dopo le due apparizioni, non proprio esaltanti, nelle gare con lo Spezia (in Coppa Italia) e con il Palermo (in campionato), volendo trascurare i pochi minuti disputati nel quarto di finale del trofeo tricolore contro la Fiorentina. Pavoletti gode della stima assoluta di Sarri, che ritiene l’ex genoano un attaccante puro che può consentire al Napoli di variare gli schemi d’attacco, dando fisicità e qualità nel gioco aereo che i tre «piccoletti» non possono garantirgli. Destino vuole che il rilancio di Pavoletti possa avvenire proprio contro la sua ex squadra, il Genoa, prossimo avversario del Napoli. Al netto di qualche perplessità emersa nelle prime due presenze in azzurro, il gigante di Livorno ha segnato 23 reti in 44 gare di A proprio col Genoa, con una media negli ultimi due anni di un gol ogni 136’, inferiore – tra coloro che hanno firmato almeno 20 segnature in massima serie – solo a quelle di Higuain (una ogni 108’), Gabbiadini (1 ogni 124’) e Mertens (una ogni 130’ dopo il tris del «Dall’Ara»). Cifre che confortano, con il tridente Mertens-Pavoletti-Insigne che sarebbe un inedito assoluto nel Napoli. Attenzione anche alla forte candidatura di Giaccherini, trattenuto quasi con la forza a gennaio proprio in previsione di qualche inopinato stop di Callejon e anche in vista del tour de force che attende il Napoli tra febbraio e marzo. Il Giak avanza legittime e sacrosante pretese, Pavoletti, che a detta dello stesso Sarri ha bisogno di minuti nelle gambe per ritrovare brillantezza, però smania dalla voglia di conquistare il San Paolo, di segnare il primo gol in maglia azzurra e di tornare alla rete dopo tre mesi e mezzo (dal 3-0 realizzato al Milan con la maglia del Genoa lo scorso 25 ottobre). Comunque vada, del ritorno al gol di Pavoletti e del rientro di Milik il Napoli non può prescindere nel momento clou della stagione, quando la banda di Sarri si giocherà ogni fiches sul tappeto verde della serie A, della Champions e della Coppa Italia. Puntare su Pavoletti (e su Giaccherini, Milik e gli altri) è intelligente e obbligatorio.
NAPOLI - Il riposo dell’uomo bionico e il rilancio di Pavoletti. Centotredici gare dopo Josè Maria Callejon si ferma. L’espulsione di Bologna, a capo di 3’ di follia, lo mettono fuori gioco almeno per la gara di venerdì prossimo contro il Genoa, anche se il rosso diretto potrebbe costargli due turni di stop. Senza Calleti, reduce da 113 gare consecutive in A, si aprono le primarie, con Pavoletti, Giaccherini e addirittura Rog in ballo per sostituirlo.
PAVOLETTI - L’attaccante livornese sembra in pole, a sentire Sarri nel dopo Bologna-Napoli. «Difficile togliere Mertens dal centro dell’attacco? Vero – ha ammesso l’allenatore -, ma già col Genoa potrebbe tornare utile sull’esterno vista l’assenza di Callejon, vedremo». Se non è un’investitura questa… Leo scalda i motori, ha una voglia matta di dimostrare il proprio valore dopo le due apparizioni, non proprio esaltanti, nelle gare con lo Spezia (in Coppa Italia) e con il Palermo (in campionato), volendo trascurare i pochi minuti disputati nel quarto di finale del trofeo tricolore contro la Fiorentina. Pavoletti gode della stima assoluta di Sarri, che ritiene l’ex genoano un attaccante puro che può consentire al Napoli di variare gli schemi d’attacco, dando fisicità e qualità nel gioco aereo che i tre «piccoletti» non possono garantirgli. Destino vuole che il rilancio di Pavoletti possa avvenire proprio contro la sua ex squadra, il Genoa, prossimo avversario del Napoli. Al netto di qualche perplessità emersa nelle prime due presenze in azzurro, il gigante di Livorno ha segnato 23 reti in 44 gare di A proprio col Genoa, con una media negli ultimi due anni di un gol ogni 136’, inferiore – tra coloro che hanno firmato almeno 20 segnature in massima serie – solo a quelle di Higuain (una ogni 108’), Gabbiadini (1 ogni 124’) e Mertens (una ogni 130’ dopo il tris del «Dall’Ara»). Cifre che confortano, con il tridente Mertens-Pavoletti-Insigne che sarebbe un inedito assoluto nel Napoli. Attenzione anche alla forte candidatura di Giaccherini, trattenuto quasi con la forza a gennaio proprio in previsione di qualche inopinato stop di Callejon e anche in vista del tour de force che attende il Napoli tra febbraio e marzo. Il Giak avanza legittime e sacrosante pretese, Pavoletti, che a detta dello stesso Sarri ha bisogno di minuti nelle gambe per ritrovare brillantezza, però smania dalla voglia di conquistare il San Paolo, di segnare il primo gol in maglia azzurra e di tornare alla rete dopo tre mesi e mezzo (dal 3-0 realizzato al Milan con la maglia del Genoa lo scorso 25 ottobre). Comunque vada, del ritorno al gol di Pavoletti e del rientro di Milik il Napoli non può prescindere nel momento clou della stagione, quando la banda di Sarri si giocherà ogni fiches sul tappeto verde della serie A, della Champions e della Coppa Italia. Puntare su Pavoletti (e su Giaccherini, Milik e gli altri) è intelligente e obbligatorio.
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