NAPOLI - “Al primo anno di Sarri ho giocato soltanto sei partite dall’inizio, ero arrabbiato. Mi diceva sempre ‘Sei importante per me e la squadra, non preoccuparti perché la tua occasione arriverà’. Così un giorno mi ha schierato come attaccante centrale e sono stato felice perché mi ha cambiato la vita. Mi ha messo da centravanti e mi ha detto ‘Sono sicuro che lo farai bene’". Quello tra Dries Mertens e Maurizio Sarri è un rapporto speciale. Il bomber più prolifico della storia del Napoli si è raccontato in una lunga intervista alla Uefa, parlando anche di Gattuso e del rapporto con i tifosi. “Qui le persone respirano calcio. Dai giovani ai quarantenni, ma anche le nonne e i bambini. È pazzesco, un qualcosa di speciale in Italia. Svegliarsi, prendere il caffè e parlare solo di calcio. Mi chiamano ‘Ciro’, è un nome tipico di Napoli. Penso sia accaduto perché ho iniziato a vivere come loro. Vado in città tante volte, adoro il cibo, il mare e tutte le isole”.
“Gattuso è davvero un buon allenatore - ha continuato il belga -. Penso sia perfetto per il Napoli in questo momento perché sta dando tante possibilità ai giocatori giovani e penso che anche per il futuro possa essere un ottimo allenatore. Ha vinto tanto da calciatore e sa cosa significhi, era qualcosa che mancava alla squadra. Questa è una cosa che abbiamo percepito anche con Ancelotti, uno che ha vinto molto e che provava a trasmettere questa mentalità anche ai calciatori”.
Sul ritorno degli ottavi di Champions contro il Barcellona: “All’andata abbiamo fatto una grande partita, segnare ai blaugrana è stato fantastico. Al ritorno sarà tutto più complicato. L’1-1 del San Paolo ci obbliga a far gol al Camp Nou. Senza gol, verremo eliminati. Ci stiamo preparando all’impresa”. Infine una battuta sul record di gol: “Ho giocato con Hamsik e non pensavo a niente di tutto questo, poi ho iniziato a segnare, mi sono avvicinato a Maradona e l’ho superato. Poi mi sono avvicinato a Marek e l’ho superato. Essere il più grande marcatore della storia di questo club è qualcosa di incredibile”.
NAPOLI - “Al primo anno di Sarri ho giocato soltanto sei partite dall’inizio, ero arrabbiato. Mi diceva sempre ‘Sei importante per me e la squadra, non preoccuparti perché la tua occasione arriverà’. Così un giorno mi ha schierato come attaccante centrale e sono stato felice perché mi ha cambiato la vita. Mi ha messo da centravanti e mi ha detto ‘Sono sicuro che lo farai bene’". Quello tra Dries Mertens e Maurizio Sarri è un rapporto speciale. Il bomber più prolifico della storia del Napoli si è raccontato in una lunga intervista alla Uefa, parlando anche di Gattuso e del rapporto con i tifosi. “Qui le persone respirano calcio. Dai giovani ai quarantenni, ma anche le nonne e i bambini. È pazzesco, un qualcosa di speciale in Italia. Svegliarsi, prendere il caffè e parlare solo di calcio. Mi chiamano ‘Ciro’, è un nome tipico di Napoli. Penso sia accaduto perché ho iniziato a vivere come loro. Vado in città tante volte, adoro il cibo, il mare e tutte le isole”.
“Gattuso è davvero un buon allenatore - ha continuato il belga -. Penso sia perfetto per il Napoli in questo momento perché sta dando tante possibilità ai giocatori giovani e penso che anche per il futuro possa essere un ottimo allenatore. Ha vinto tanto da calciatore e sa cosa significhi, era qualcosa che mancava alla squadra. Questa è una cosa che abbiamo percepito anche con Ancelotti, uno che ha vinto molto e che provava a trasmettere questa mentalità anche ai calciatori”.
Sul ritorno degli ottavi di Champions contro il Barcellona: “All’andata abbiamo fatto una grande partita, segnare ai blaugrana è stato fantastico. Al ritorno sarà tutto più complicato. L’1-1 del San Paolo ci obbliga a far gol al Camp Nou. Senza gol, verremo eliminati. Ci stiamo preparando all’impresa”. Infine una battuta sul record di gol: “Ho giocato con Hamsik e non pensavo a niente di tutto questo, poi ho iniziato a segnare, mi sono avvicinato a Maradona e l’ho superato. Poi mi sono avvicinato a Marek e l’ho superato. Essere il più grande marcatore della storia di questo club è qualcosa di incredibile”.
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