NAPOLI - Adesso è ufficiale: il Napoli è campione d'Italia. Grazie al pareggio ottenuto contro l'Udinese, gli azzurri hanno aritmeticamente vinto lo scudetto con 5 giornate d'anticipo. Al termine della gara contro i bianconeri, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato dallo stadio Maradona, rivolgendosi ai suoi tifosi: "Grazie grazie grazie. Voi mi avete sempre detto 'noi vogliamo vincere', e abbiamo vinto tutti insieme. E adesso domenica con la Fiorentina tutti qua per la grande festa. Grazie a tutti quanti".
Dopo il primo discorso al Maradona, il presidente del Napoli, De Laurentiis, ha parlato anche ai microfoni di DAZN: "Oggi è il coronamento di un'aspettativa che durava da 33 anni. Io quando sono arrivato ho detto 'ci vorranno 10 anni per arrivare in Europa', promessa mantenuta in anticipo. Anche lo scudetto lo abbiamo fatto con 2 anni di anticipo. Ora ci manca di rivincerlo, rivincerlo e rivincerlo. E poi ci manca la Champions. Questa squadra si era in qualche modo appesantita di responsabilità. Ci voleva una manciata di aria nuova. Una capacità di volare in alto, ma come gruppo, senza delle individualità che facessero da freno. Mertens, Insigne, Koulibaly? Ci sono anche Cavani, Quagliarella, Lavezzi, Higuain... Questo scudetto lo abbiamo costruito in tutti questi anni".
Battuta finale sul futuro del Napoli, con De Laurentiis che assicura: "Il progetto non si ferma mai, per me questo è un punto di partenza, non di arrivo. Si riparte con Spalletti".
NAPOLI - Adesso è ufficiale: il Napoli è campione d'Italia. Grazie al pareggio ottenuto contro l'Udinese, gli azzurri hanno aritmeticamente vinto lo scudetto con 5 giornate d'anticipo. Al termine della gara contro i bianconeri, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato dallo stadio Maradona, rivolgendosi ai suoi tifosi: "Grazie grazie grazie. Voi mi avete sempre detto 'noi vogliamo vincere', e abbiamo vinto tutti insieme. E adesso domenica con la Fiorentina tutti qua per la grande festa. Grazie a tutti quanti".
Dopo il primo discorso al Maradona, il presidente del Napoli, De Laurentiis, ha parlato anche ai microfoni di DAZN: "Oggi è il coronamento di un'aspettativa che durava da 33 anni. Io quando sono arrivato ho detto 'ci vorranno 10 anni per arrivare in Europa', promessa mantenuta in anticipo. Anche lo scudetto lo abbiamo fatto con 2 anni di anticipo. Ora ci manca di rivincerlo, rivincerlo e rivincerlo. E poi ci manca la Champions. Questa squadra si era in qualche modo appesantita di responsabilità. Ci voleva una manciata di aria nuova. Una capacità di volare in alto, ma come gruppo, senza delle individualità che facessero da freno. Mertens, Insigne, Koulibaly? Ci sono anche Cavani, Quagliarella, Lavezzi, Higuain... Questo scudetto lo abbiamo costruito in tutti questi anni".
Battuta finale sul futuro del Napoli, con De Laurentiis che assicura: "Il progetto non si ferma mai, per me questo è un punto di partenza, non di arrivo. Si riparte con Spalletti".
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