NAPOLI - Brutto passo falso del Napoli che si fa fermare sul 3-3 dall'Udinese e scivola a 8 punti dalla Juventus. Partita incredibile al San Paolo, con gli azzurri che vanno sul 2-0 tra il 38' e il 41' grazie a una doppietta di Pandev. La partita sembra chiusa, ma un'autorete di Fernandez la riapre al 46'. Nella ripresa Bruno Fernandes pareggia al 70', un minuto dopo Dzemaili riporta avanti gli azzurri ma all'81' Basta fissa il risultato sul 3-3 finale.
Tre notti di fuoco. Tre notti per continuare a sognare, in Italia e in Europa. Quella con l’Udinese, per provare ad agganciare la Roma e non mollare la rincorsa alla Juve, e poi quelle con Arsenal e Inter, tra un futuro europeo ancora tutto da scrivere e un passato “mazzariano” da mettere definitivamente all’angolo.
Tre notti tutte al San Paolo, iniziando da questa, da quella contro i friulani orfani di Totò Di Natale. La più importante nelle parole della vigilia di Benitez, con Reina in panchina e Rafael che lo sostituisce trai pali e si presenta dopo sei minuti con uno svarione da infarto, con Hamsik ancora a casa e Higuain che dopo la doppietta contro la Lazio va alla ricerca di un gol su azione che a Fuorigrotta che manca da metà settembre. Ma, che si tratti di una questione di testa oppure di gambe, la sostanza è che il Napoli che scende in campo è una squadra contratta, lenta e confusa che mette in evidenza l’intraprendenza dell’Udinese, con la velocità di Nico Lopez, la corsa di Pereyra e la personalità di Bruno Fernandes. Pericoloso, quest’ultimo, tanto nelle sue percussioni quanto al tiro, costringendo Rafael per due volte alla deviazione tutt’altro che semplice, da applausi soprattutto la seconda al 28esimo dopo un tocco sporco e beffardo di Albiol. Insomma, non bene la squadra di Benitez che costruisce poco e male e, Insigne a parte, non trova praticamente mai la via del tiro per 37 lunghissimi minuti di affanno.
Ma proprio quando il San Paolo inizia a spazientirsi e i mugugni diventano fischi, ecco che il colpo del campione cambia il corso della partita. In 180 minuti Pandev, alla centesima in maglia azzurra, mette a segno un uno due da ko: tocco ravvicinato al 38esimo e girata precisa, su grande assist di Higuain, al 41esimo. Giusto o non giusto, tanto è, il Napoli raccoglie molto più di quanto seminato. Ma sul 2-0 torna quello delle ultime uscite, quello cioè che in fase difesiva, sulle ripartenze e sulle palle alte, soffre a dismisura e allora, quando ormai si pensa agli spogliatoi, ecco da calcio d’angolo spunta prima la testa di Heurtaux e poi il piede di Fernandez che tocca nella propria porta, autogol che sul fischio finale del primo tempo riapre così i giochi.
Giochi pericolosi, sicuramente giochi poco graditi a Benitez che evidentemente trova nell’intervallo le parole giuste per toccare l’orgoglio dei suoi uomini. E se non il gioco è per lo meno l’orgoglio a venir fuori e con questo la rabbia agonistica, la grinta, la cattiveria. Cresce la presenza di Callejon, che finalmente trova la via della conclusione, si alza l’asticella dell’attenzione difensiva, Inler e Dzemaili iniziano a fare maggior filtro a centrocampo. Eppure, come nel primo tempo, ecco il colpo a sorpresa. Stavolta di marca bianconera. Ed ecco Bruno Fernandes gelare il San Paolo: dalla distanza, dopo un fallo su Inler molto contestato, fulmina Rafael ed è 2-2. Partita surreale nel suo sviluppo, increndibile nel suo avvicendarsi di fortune alterne perché passano sessanta secondi e Dzemaili raccoglie la respinta di Brkic sul tiro di Higuain e riporta avanti il Napoli. Serata chiusa? Manco per sogno. Perché a Insigne non riesce il colpo del Ko e allora, ancora su angolo, il nuovo pasticcio difensivo consegna a Basta la palla del 3-3. Tempo per riaprire tutto e per mandare in tilt gli azzurri: Maicosuel ha persino la palla della vittoria dei friulani, Maggio in qualche modo gliela toglie, per Gervasoni è tutto ok, meno per Guidolin che protesta, viene cacciato e lascia il campo. Tra i fischi, esattamente come fanno al 94esimo Higuain e compagni. La Juve si allontana, l'Arsenal si avvicina: il messaggio dei tifosi a fine partita non lascia spazio all'immaginazione, mercoledì dovrà essere una serata diversa.
NAPOLI (4-3-2-1): Rafael; Maggio, Fernandez, Albiol, Reveillere (82' Armero); Inler, Dzemaili (78' Behrami); Callejon, Pandev (74' Mertens), Insigne; Higuain. A disp. Reina, Colombo, Cannavaro, Uvini, Bariti, Radosevic, Zapata. All. Benitez
UDINESE (3-5-1-1): Brkic; Heurtaux (68' Maicosuel), Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Allan, Lazzari, Gabriel Silva; Bruno Fernandes (83' Naldo); Lopez (80' Zielinski). A disp. Kelava, Scuffet, Bubnjic, Badu, Mlinar, Douglas, Jadson, Widmer, Pinzi. All. Guidolin.
ARBITRO: Gervasoni di Mantova
MARCATORI: 38' Pandev, 40' Pandev, 45' aut. Fernandez, 70' Fernandes, 72' Dzemaili, 80' Basta
AMMONITI: Fernandes, Domizzi, Pandev, Dzemaili, Albiol, Fernandez.
Bologna | 0-2 | Juventus | ||
Cagliari | 2-1 | Genoa | ||
Inter | 3-3 | Parma | ||
Livorno | 2-2 | Milan | ||
Napoli | 3-3 | Udinese | ||
Roma | 2-1 | Fiorentina | ||
Sampdoria | 2-0 | Catania | ||
Sassuolo | 0-1 | Chievo | ||
Torino | 1-0 | Lazio | ||
Verona | 2-1 | Atalanta |
vs
27
vittorie
11
pareggi
4
vittorie
85
gol fatti
47
gol fatti
Precedenti a Napoli
Competizione | Giocate | Vittorie | Pareggi | Sconfitte | Fatti | Subiti |
---|---|---|---|---|---|---|
Serie A | 85 | 37 | 31 | 17 | 139 | 108 |
Serie B | 6 | 3 | 2 | 1 | 9 | 6 |
Coppa Italia | 4 | 3 | 0 | 1 | 6 | 4 |
95 | 43 | 33 | 19 | 154 | 118 |
1-20 di 38 |
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